Eliana Liotta

giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica italiana

Eliana Liotta (1968 – vivente), giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica italiana.

"Bacio il cibo come faceva mia nonna"

Intervista di Angela Iantosca, viverenaturale.info, 9 marzo 2022.

  • [A proposito di clima, uno dei "luoghi" che lo influenzano è la tavola.] C'è un collegamento tra ciò che fa bene a noi e ciò che fa bene al pianeta. Quindi, per prima cosa, sarebbe importante ridurre la quantità di carne che continuiamo a mangiare in eccesso, anche in Italia, non solo in America. Anche se è ormai assodato che non fa bene: basti pensare che un eccesso di carne rossa, soprattutto quella processata, è correlato ad un aumento del rischio del tumore al colon retto, il più diffuso in Occidente. Inoltre, la carne è la maggiore responsabile di emissione di metano, un gas serra potentissimo. Questo non significa che dobbiamo diventare per forza vegani, ma è importante contenersi. Le linee guida parlano di uso della carne una volta a settimana e di scelta di alternative vegetali. Sarebbe dunque importante tornare a una dieta mediterranea che ha una fortissima base vegetale. Predilegiamo la pasta, i legumi, che possono comparire anche ogni giorno sulla nostra tavola; pensiamo a piatti come pasta e lenticchie, pasta e fagioli o zuppa di ceci con il pane: già questo sarebbe un pasto completo per quanto riguarda l'apporto proteico. Verdura e frutta, poi, dovrebbe occupare metà del nostro pranzo. Quindi, quando facciamo la spesa pensiamo per prima cosa alla verdura, non all'uovo e alla fettina!
  • [Quali i benefici della verdura?] La verdura ci aiuta a mangiare meno fonti animali, perché riempie la pancia. Ha, inoltre, tante sostanze, non solo le vitamine, ma anche i flavonoidi, un importante insieme di pigmenti vegetali che colorano di rosso le ciliegie e il radicchio, i licopeni, i pigmenti che colorano di rosso il pomodoro, tutti elementi che ci proteggono da malattie croniche. E poi hanno le fibre che non si trovano nelle fonti animali e che vanno a nutrire i batteri amici della nostra salute, che funzionano da spugna e che ci aiutano a eliminare le sostanze tossiche. 
  • [Come ci si può educare?] Cominciamo leggendo bene le etichette e poi guardiamo il frigorifero ogni due-tre giorni per vedere quali cibi sono in scadenza. Quelli che rischiano di finire nella pattumiera, mettiamoli avanti e consumiamoli per primi. Ricordo che mia nonna, quando si trovava costretta a buttare del cibo, per qualche motivo, per esempio un pezzetto di formaggio andato a male, prima di gettarlo, lo baciava. Mi diceva sempre che la riteneva una grande offesa nei confronti di Dio buttarlo. Io cerco di educare nello stesso modo i miei figli e da qualche tempo ho cominciato anche io a seguire il rito del bacio, come mia nonna. A questo aggiungo che dovremmo porre la stessa attenzione anche quando andiamo al ristorante: non prendete porzioni intere se sapete che non le mangerete tutte. Educhiamo i più giovani a ordinare solo quello che si mangia o a mangiare tutto ciò che c'è nel piatto.
  • [Anche perché spesso si mangia senza averne bisogno. A tal proposito, l'obesità è sostenibile?] Certamente c’è da fare una premessa: sono contro lo stigma che accompagna le persone con obesità, non è un capriccio, non è sempre dovuta al fatto che si mangia troppo. Spesso si tratta di un problema complesso che ha a che fare con la genetica, l'educazione, con la psicologia, con ciò che hai vissuto. Sicuramente c'è da dire che i dati sono impressionanti e che l'obesità è in crescita in tutto il mondo. A tal proposito, c'è una obesità dalla quale bisogna tutelarsi che è quella determinata da bevande zuccherate, farine raffinate, cibo processato o iperprocessato. Se si applica la dieta americana, si avrà un peso sull'ambiente enorme, oltre che su se stessi. Se tu non vuoi avere l'impronta del dinosauro, ma quello di un essere umano sapiens, dotato di coscienza, devi seguire uno dei cinque modelli alimentari che, secondo l'ONU, possono avere un impatto potenziale di mitigazione. Bisognerebbe fare educazione alimentare, bisognerebbe dare più verdura e non cucinare solo pasta per comodità. Bisogna offrire varietà ai propri figli: il lavoro del genitore, anche in questo senso, è molto importante.  

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