Egidio Ivetic

ricercatore dell'Università di Padova (1965-)

Egidio Ivetic (1965 – vivente), accademico italiano.

I Balcani. Civiltà, confini, popoli (1453-1912)

modifica

L’Europa ha tre meridioni. Il suo è un ampio sud con tre declinazioni: la penisola Iberica, l’Italia, i Balcani. Sono regioni geografiche molto diverse, ognuna con forme e caratteristiche specifiche, tanto che di rado si parla dell’Europa meridionale come di un insieme. E sono tre regioni storiche altrettanto distinte, con vicende specifiche, anche se non sono mancate connessioni nel tempo: il regno d’Aragona e la Spagna incidono sull’Italia quanto la repubblica di Venezia segna il lato occidentale dei Balcani. Se, nell’antichità, la matrice romana aveva accomunato e omologato questi tre contesti attraverso cinque secoli, nel medioevo cambia tutto con il dominio arabo nella penisola Iberica, l’influenza culturale bizantina nei Balcani e l’Italia segmentata tra un nord longobardo e poi comunale, il centro papale e il sud bizantino, normanno, svevo, angioino e aragonese.

Citazioni

modifica
  • Orson Welles, in un celebre documentario, affermava che l’Italia era il paese della vita, mentre la Spagna era il paese della morte: pensava alla splendida Firenze, e, come opposto, alla corrida, alle processioni della settimana santa, ai volti nei dipinti di El Greco. In entrambi i casi, vedeva la grande bellezza di paesi in perenne affanno per essere all’altezza dell’Europa che conta. (p. 12)
  • Bisanzio non ha un medioevo. Per consuetudine parliamo di «storia bizantina», ma in realtà è storia romana che continua fino al 1453. Diciamo bizantini, ma questi romani orientali si consideravano e chiamavano sé stessi semplicemente romani. Tale identità derivava dall’appartenere allo stato romano: questa consapevolezza veniva prima di tutto e rispetto a qualsiasi altra origine o identificazione.

Bibliografia

modifica

Egidio Ivetic, I Balcani. Civiltà, confini, popoli (1453-1912), il Mulino, Bologna, 2020.