Domani si balla!
film del 1982 diretto da Maurizio Nichetti
Domani si balla!
Titolo originale |
Domani si balla! |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1982 |
Genere | commedia, musicale |
Regia | Maurizio Nichetti |
Soggetto | Maurizio Nichetti, Guido Manuli |
Sceneggiatura | Maurizio Nichetti, Guido Manuli |
Produttore | Franco Cristaldi, Nicola Carraro |
Interpreti e personaggi | |
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Domani si balla!, film italiano del 1982 con Maurizio Nichetti e Mariangela Melato, regia di Maurizio Nichetti.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Guarda che il giorno che scopro che anche tu sei innamorato di me, io ti pianto subito, chiaro?! (Mariangela, a Maurizio)
- Direttore! È ora di finirla! È ora di finirla! Prima il deterioramento dei monumenti equestri per i depositi dei piccioni, poi il censimento delle mercerie rimaste aperte in città, la giornata tipo del bancario medio, poi il servizio sull'utilità degli enti inutili, il... lo spirito d'adattamento dei topi di fogna durante i lavori della metropolitana, ma a chi vuole che interessino questi servizi? A chi vuole che interessino? A nessuno! Glielo dico: a nessuno! E sa chi li ha fatti, sa chi li ha fatti, sa chi li ha fatti? Noi, sempre noi! Ma se ci ha preso per due deficienti si sbaglia, si sbaglia di grosso! (Maurizio, mentre prova davanti allo specchio un discorso da fare al capo)
- Scavare, forza! Ci sono dei cristiani, là dentro! Non bisogna farli morire, prima li voglio intervistare! (Mariangela)
- Siamo cari? Eh, lo so. D'altra parte, cosa vuole, aumenta tutto! Ma lo sa lei oggi che cosa costa una portiera? E uno specchietto? Costano più di ieri e meno di domani. Eh! E noi, cosa vuole, se vogliamo sopravvivere dobbiamo trascurare la manutenzione, capito com'è? Io ho dei colleghi che stanno facendo lo sciopero della fame, ma mica per protesta, no! Perché questo mese hanno dovuto rifare la frizione! Capito com'è? D'altra parte, cosa vuole, la carrozzeria è carrozzeria, può anche essere un po' ballerina, ma col motore non si scherza! Non si scherza! Dev'essere preciso come un orologio, capito com'è?! (Tassista; poi riavvia il motore e questo esplode, lasciandogli solo il telaio dell'auto)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Direttore di rete: E ricordatevi sempre che la nostra è l'unica emittente televisiva davvero indipendente: intellettualmente indipendente, politicamente indipendente, economicamente indipendente. [...] E non riusciranno a farci chiudere, sigilli o non sigilli! [...] Oggi è con un certo orgoglio che posso affermare che siamo l'unica voce indipendente a cui non hanno spento i microfoni, l'unica televisione autogestita che non sono ancora riusciti a far chiudere.
Giornalista: Forse perché hanno capito che siamo capaci di fallire da soli?!
Direttore di rete [indispettito]: Sei nuovo tu?
Giornalista: Sì!
Direttore di rete: Quando sei stato assunto?
Giornalista: Termino domani il mio periodo di prova.
Direttore di rete: Ah, bene! Una prova disastrosa. Esca immediatamente di qui.
Giornalista: Mi scusi....
Direttore di rete [urlando]: Fuori! [con pacatezza] Lei non è degno di appartenere al glorioso gruppo dell'Onda 33! [...] Vada! Vada a dire le sue battute lontano di qui! - Mariangela: Dai, fai una cosa veloce! Veloce e concisa, ché abbiamo fretta, su! Vai!
Maurizio: Strapazzi [nome dell'ospizio], prima! [si mette a parlare a grande velocità] Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri e bassi! Eccoci ancora una volta con voi per un appuntamento, appuntamento, appuntamento con i grandi reportage dell'Onda, quelli che quando li guardi, vrrr, sbandi! [...] [le voci si accavallano]
Suora: È normale?
Mariangela: Sì, si comincia sempre così, dopo facciamo stringere un momento.
Maurizio: ...un ospizio... un ospizio. [a Mariangela] No, scusa, scusa un momento, scusa un momento. Un ospizio. No, scusami, "ospizio" non mi piace: Mi mette tristezza.
Mariangela: Eh, e allora?
Maurizio: M'intristisce come parola. Diciamo "casa di riposo". Casa di riposo.
Mariangela: Va bene, casa di riposo. Allora, già che la rifacciamo, calma, eh?!
Maurizio: Ma non ti piaceva così mossa...?
Mariangela: No, calma!
Maurizio: Era per...
Mariangela: Più calma.
Maurizio: La faccio più contenuta.
Mariangela: Vai!
Maurizio: Si può, si può. Strapazzi, seconda! Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri e bassi! Eccoci ancora una volta con voi per un appuntamento, [un ospite passa davanti a Maurizio] appuntamento, appuntamento...
Ospite: Gentili signore e gentili signori! Ho il piacere di presentarvi una mia particolare imitazione: una vecchia vaporiera...
Mariangela: Scusi, scusi, la vaporiera la facciamo più tardi. Vada pure, poi la riprendiamo, sì! Vada, vada, scusi.
Maurizio: Vada a posto, vada a posto! Dopo veniamo a prenderla noi. Vengo io, vengo io a far la vaporiera, vengo io. Lei stia al suo posto. [a Mariangela] Strapazzi, terza! Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri e bassi! Eccoci...
Mariangela: No, stop, scusami, eh! Lo dico io "vai!"
Maurizio: Scusami.
Mariangela: Vai!
Maurizio: Strapazzi, quarta! Ciao a tutti...
Mariangela: Era la terza. Vai.
Maurizio: Strapazzi, terza! Ciao a tutti...
Mariangela: Questa era la quarta, vai per la quinta. E per piacere stai fermo, se non ci riesci, mettiti le mani in tasca!
Maurizio: Strapazzi, quinta! Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri e bassi! Eccoci ancora una volta con voi per un appuntamento, appuntamento, appuntamento [torna l'ospite] No! Lei vada al suo posto, gliel'abbiamo già detto prima! Vada, vada a sedersi, non può entrare nell'inquadratura, vada, si sieda!
Mariangela: Oh?! Oh, scusa?! Lo dico io chi deve entrare nell'inquadratura! Tu fa' il tuo mestiere!
Maurizio: Non può...
Mariangela: Zitto! E immobile! Vai!
Maurizio: Strapazzi, sesta! Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri... io non posso lavorare così, non posso, basta. Non posso lavorar così.
Suora: Vuole che presenti io?
Mariangela: No, no, no, no, sorella. Lei di cose ne fa già abbastanza. Tocca a lui, scusa, è il suo mestiere. [a Maurizio] Ma sei arrabbiato? Cos'è, non mi guardi neanche?! Dai, su, falla come vuoi tu. È bella, è carina. Mi piace. Davvero, dai.
Maurizio: Strapazzi, settima! Ciao a tutti, belli e brutti, alti, grassi, magri e bassi! Eccoci ancora una volta con voi per un appuntamento, appuntamento, appuntamento con i grandi reportage dell'Onda, quelli che quando li guardi, vrrr, sbandi! Ci siamo catapultati, scapicollati, alla "Lazzi e strapazzi", una casa di riposo per ex cantanti, teatranti, musicanti, rampicanti, cinematografanti in genere, per un servizio al fulmicotone, un servizio dal taglio aggressivo, un servizio esplosivo! [avviene un'esplosione] - Padre di Mariangela: Quando dico che in questa casa non deve entrare nessuno, io so quello che ti dico!
Madre di Mariangela: Devi fidarti di chi è nato prima di te, Mariangela!
Padre: Far entrare degli estranei in casa è una cosa pericolosa.
Madre: Porta microbi!
Padre: Lascia stare i microbi, ci possiamo fidare solamente di noi stessi! [Mariangela va alla porta e apre i lucchetti]
Madre: Cosa fai?
Padre: Abbiamo già chiuso noi!
Mariangela: Me ne vado.
Madre: Ti faccio una camomilla?
Mariangela: No, mamma. Fammi la valigia che è meglio, va'! La vengo a prendere domani.
Padre: Mariangela, ti ordino di restare. È tuo padre che ti parla.
Mariangela: Papà, basta! Me ne vado. Sono stufa delle vostre paure, del vostro isolamento [alzando la voce] e di quel cretino del vostro vicino! Insomma, io sono stufa di essere ossessionata di microbi, ecco, e... e del minestrone di verdura con le foglie lavate una per una, e sono stufa delle vostre scorte di zucchero! E... e... [getta una scatola di zucchero contro un sensore di allarme] mettete gli allarmi, delle sirene, e di tutta la vostra paura! Ma insomma, come fate a vivere in questo modo eh? Non vi accorgete di come state vivendo, di come tutti quanti stanno vivendo! Io non ne posso più, basta! Oh! E oggi mi hanno anche licenziata. [la madre trasalisce] Sì! Così è la giornata buona per cambiare vita. Basta, basta, me ne vado. Vado a vivere per conto mio, da sola!
Madre: Ma noi ti vogliamo bene...
Mariangela: Ma lo so, lo so che mi volete bene, ma... ma io non voglio qualcuno che mi voglia bene, ecco! Io voglio qualcuno che... che mi faccia allegria, eh! Che mi faccia... ridere, ballare, cantare... Oh! Io sono stufa di avere paura! Sveglia! Domani si balla, si balla! Domani si balla! [esce]
Padre: Si balla? - Dirigente di Etere TV: Ma ci crederanno?
Medico: Hanno sempre creduto a tutto quello che gli abbiamo raccontato.
Tecnico: Forse questa volta si esagera.
Medico: Ci hanno sempre creduto, anche quando abbiamo esagerato.
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