Dogtown and Z-Boys
film documentario del 2001 diretto da Stacy Peralta
Dogtown and Z-Boys
Titolo originale |
Dogtown and Z-Boys |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2001 |
Genere | documentario |
Regia | Stacy Peralta |
Sceneggiatura | Stacy Peralta, Craig Stecyk |
Produttore | Daniel Ostroff, Agi Orsi, Stephen Nemeth |
Dogtown and Z-Boys, documentario statunitense del 2001, regia di Stacy Peralta.
Citazioni in ordine temporale.
- La festa finì a metà degli anni sessanta. La zona litoranea che va da Venice a Santa Monica era ormai fatiscente e desolata. La gente aveva smesso di frequentare il fantastico Ocean Pacific Park e nel 1967 chiuse. Presto diventò un luogo abbandonato. Un posto in cui piromani, tossici, artisti e surfisti la facevano da padroni in simbiotica disarmonia.
- Gli Z-Boys stavano sempre tra di loro. Eravamo un gruppo talmente unito che attingevamo alle qualità di ognuno per creare uno stile che alla fine si rivelò unico. Il nostro stile individuale era una combinazione del lavoro di gruppo. (Wentzle Ruml)
- Ci pagavano per andare sullo skate! È come se oggi la Nike andasse da un ragazzino e gli offrisse 10.000 dollari per fare dei graffiti in tutta la città. "Ti sponsorizzeremo per fare dei graffiti.". Fu quello che accadde con lo skate negli anni settanta, era pazzesco. (Stacy Peralta)
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