Discussione:Pierre Simon Laplace


C'è una citazione duplicata! Il precedente commento non firmato è stato inserito da 80.20.88.200 (discussioni · contributi), in data 16:46, 30 apr 2007‎.

Problema risolto. Ma le due formulazioni erano leggermente differenti e prive di fonti, di conseguenza mi sono limitato a racchiuderne una fra tag di commento, in attesa che ne venga fornita la fonte e dunque la forma corretta! --JDD 17:49, 30 apr 2007 (UTC)
Trattandosi di traduzione potrebbe aver senso segnalarla come variante, ma non credo che sia utile. Nemo 20:57, 30 apr 2007 (UTC)
Beh, come variante nel caso si trovasse la fonte di entrambe!:) --JDD 21:22, 30 apr 2007 (UTC)

Senza fonte

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  • Ecco il vantaggio di un linguaggio ben costruito, che la sua notazione semplificata diviene spesso la sorgente di profonde teorie.
  • Il peso dell'evidenza per una affermazione straordinaria deve essere proporzionato alla sua singolarità.
Noto come il principio di Laplace.
  • Possiamo considerare lo stato attuale dell'universo come l'effetto del suo passato e la causa del suo futuro. Un intelletto che ad un determinato istante dovesse conoscere tutte le forze che mettono in moto la natura, e tutte le posizioni di tutti gli oggetti di cui la natura è composta, se questo intelletto fosse inoltre sufficientemente ampio da sottoporre questi dati ad analisi, esso racchiuderebbe in un'unica formula i movimenti dei corpi più grandi dell'universo e quelli degli atomi più piccoli; per un tale intelletto nulla sarebbe incerto ed il futuro proprio come il passato sarebbe evidente davanti ai suoi occhi. (da Essai philosophique sur les probabilités)
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