Citazioni sul Destriero.

Modello in scala del Destriero

Cesare Fiorio modifica

  • [«Come ricorda l'avventura di Destriero che per lei è stata una parentesi avvincente e vincente, con la conquista del Nastro Azzurro nel 1992?»] È stato un progetto che mi ha occupato a tempo pieno da quando ho lasciato la Ferrari, dal maggio 1991 al settembre 1992. Un lavoro che ci ha consentito di portare a casa questo risultato importante che è una pietra migliare nella storia della navigazione, perchè segna il passaggio dai motori diesel associati alle eliche, alle turbine associate agli idrogetti. Un po' come la prima trasvolata atlantica con un jet anzichè con un aereo a eliche. Destriero è stato il salto importantissimo che ha generato la nuova serie di traghetti veloci con i quali oggi si raggiunge la Sardegna in quattro ore anzichè in dodici. Queste nuove navi sono tutte figlie di Destriero, progetto voluto Karim Aga Khan e sostenuto dall'avvocato Gianni Agnelli. Loro due decisero insieme di affidare a me la sfida per battere il record di attraversata dell'Atlantico.
  • Il record conquistato con Destriero ha un sapore tutto particolare: è stato un successo di una squadra altamente professionale, eravamo, l'equipaggio ed io, soli ad affrontare l'incognito dell'oceano Atlantico ma è stato soprattutto il successo della cantieristica italiana e di una tecnologia, nuova e, sotto certi aspetti, avveniristica. [...] I mesi di preparazione, autunno-inverno '91 e primavera '92 sono stati snervanti. Certo i test nel mare Tirreno tra Muggiano e Porto Cervo ci davano riscontri positivi ed erano anche momenti di "svago". Ma l'impresa richiedeva anche altro, e meno divertente, come il mese trascorso nei pressi di Pavia per impratichirci in tutte le procedure e comportamenti da attuare in caso di emergenze. Un vero tormento, che non auguro a nessuno, con tutte le prove da sostenere. Poi il saluto a Porto Cervo con meta New York dove fu effettuata l'ultima messa a punto in attesa della "finestra" meteo favorevole. E venne il giorno della partenza, sino a quel momento si era scherzato ma quando passammo davanti alla Statua della Libertà e sotto il ponte di Verazzano, lo ricordo benissimo, all'interno del ponte di comando calò il silenzio. Eravamo tutti concentrati sulle due ore che ci attendevano. Tanto concentrati che anche i turni di "lavoro" saltarono, nessuno osò parlare di riposo, tutti eravamo, come si dice ora, "sul pezzo". E Destriero andava, andava già da subito rispettando una media ben oltre le più ottimistiche previsioni. Nella notte precedente l'arrivo in terra britannica la tensione era palpabile nel silenzio e nel buio. Ad un tratto diedi l'ordine al capo dei motoristi... "Massima potenza", la risposta fu immediata... "È un rischio, potremmo rompere..." Non diedi neppure il tempo di continuare... "Se record dev'essere, deve essere imbattibile, solo così Destriero entrerà nella storia". Dagli 80 km/h passammo ai 125!!! [...] Ma che avessimo fatto qualcosa di grande lo abbiamo intuito al nostro ritorno in Sardegna... Già nelle acque di Palau siamo stati accolti da decine e decine di barche di ogni genere che ci hanno accompagnato sino a Porto Cervo. Le ultime miglia sono state le più difficili navigando tra una vera e propria marea di imbarcazioni, poi l'entrata in porto accompagnata da tre elicotteri della Aeronautica Militare che hanno sommerso Destriero di fumogeni tricolori. Un'emozione difficile da scordare.
  • [«Ci può raccontare l'esperienza con il Destriero, la nave [...] che tutt'ora detiene il record del mondo del Nastro Azzurro, impiegando 58 ore, 34 minuti e 50 secondi, alla media di 98,323 orari?»] Mentre mi occupavo dei rally e delle corse, gareggiavo in motonautica. Ho vinto ben trentuno Gran Premi, due titoli Mondiali e sei Campionati Europei. Più tardi si era sviluppata l'idea di attraversare l'Atlantico. Fu una bellissima soddisfazione, perché oltre ad aver guidato la nave per più di cinquanta ore, avevo partecipato alla stesura del progetto e avevo fatto ben due anni di prove: avevo condotto questa squadra attuando gli stessi sistemi vincenti che utilizzavo per condurre il team Lancia e Ferrari nel mondo delle corse.

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