Dean Karnazes

ultramaratoneta statunitense

Dean Karnazes (1962 – vivente), ultramaratoneta statunitense.

  • Può sembrare divertente, ma io non sto seduto alla scrivania. Ciò mi farebbe impazzire. Così ho questo rialzo sul quale poggio il mio laptop, all'incirca all'altezza della vita, e lo uso quando sto al telefono, quando scrivo e-mail. Sto in piedi alla mia scrivania. Non mi siedo. E se qualcuno vuole avere un incontro con me, sarà un incontro fatto camminando.
Dean Karnazes nel 2008
This might sound funny, but I don't sit at a desk. It would drive me crazy. So have this stand that my laptop sits on— it's about at waist level—and I use that when I'm on the phone, when I'm doing e-mails. I stand at my desk. I don't sit. And then if someone wants to have a meeting with me, it's a walking meeting.[1]

Ultra Marathon Man modifica

Incipit modifica

Napa Valley, California
Venerdì sera, 29 settembre 2000
Era quasi mezzanotte mentre correvo lungo la strada deserta indossando solo un paio di calzoncini, una canottiera e con un cellulare infilato nella tasca dello zaino. Erano trascorse diverse ore da quando avevo avuto l'ultimo contatto con l'umanità e l'aria della notte era calda e carica di silenzio. La luce della luna piena illuminava i filari di viti che costeggiavano la strada, li sentivo frusciare nella brezza. In quel momento, però, la bellezza del paesaggio non riusciva a distogliermi dal pensiero ossessivo del cibo: avevo una fame da lupi.

Citazioni modifica

  • Avrei voluto mollare un bel pugno a quel bastardo. Invece lasciai la pista e appesi le scarpe al chiodo.
    Per quindici anni non ho più corso.
  • A coloro che mi hanno chiesto «perché?» spesso ho risposto dando una spiegazione banale [...] avrei fatto meglio a rispondere: «Prova a correre tu per 80 chilometri e troverai tu la risposta»
  • I 379 concorrenti partirono come un unico branco. La folla emise un boato.
  • Stavo ascoltando il mio cuore, stavo trovando il mio posto nel mondo. Se si poteva fare, volevo farlo. Avevo bisogno di sapere fin dove ero in grado di arrivare.
  • Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa.
  • Corro perché molto prima che le mie orme svaniscano, forse avrò ispirato qualcuno a rifiutare la strada facile, a scendere in pista, a mettere un piede davanti all'altro e ad arrivare alla mia stessa conclusione: corro perché questo mi porta sempre dove voglio andare.

Note modifica

  1. Citato nell'intervista Drafting Dean, outsideonline.com, 8 dicembre 2006.

Bibliografia modifica

  • Dean Karnazes, Ultra Marathon Man, traduzione di Fabrizia Fossati, Piemme ed., Casale Monferrato 2006.

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