Dario Capello
Dario Capello (1949 – vivente), poeta e critico letterario italiano.
- È di notte che il cielo sprofonda | mentre accadono le volte | del discorrere, così || queste voglie non ci possono | risparmiare, da muro a muro | senza fiatare. Uno squarcio | un abbraccio, spartitraffico | del mentale. (da Enigmatica)
- Nel primo sonno prevale | la parola "vento", ancora la sua dottrina | traversa la notte, da un punto | invisibile all'altro. Ti invoco| dio dei sussurri, delle labbra | di vhi trattiene la voce. | Anche questo è stato canto della terra. (da A chi porta le stagioni, giorno e notte)
- Scalpita l'orchestra del sud e vibra | altrove, uno schianto di carcassa, | madre degli accenti. Da una Carmen [Opera di Georges Bizet] minore, | dalla radio fuori orario: je sais que tu | me tueras. | Sì; | una sorta tira l'altra | e io ho amato quasi subito | questo mondo riflesso | obliquo dei vetri e della mente. (da Nessun uomo è visibile)
[Dario Capello - Enigmatica, Poesia, n. 193 aprile 2005, Crocetti Editore]