Compagnia olandese delle Indie orientali

compagnia commerciale olandese (1602-1800)

Compagnia olandese delle Indie orientali (in olandese Vereenigde Oostindische Compagnie, lett. "Compagnia unita delle Indie orientali"), compagnia commerciale olandese.

La sede della Compagnia ad Amsterdam

Citazioni sulla Compagnia olandese delle Indie orientali

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  Citazioni in ordine temporale.

  • La mancanza di un determinato concetto e di un indirizzo ben definito, oltre la concorrenza che varie società si facean tra di loro, impedì agli Olandesi di raccogliere a un tratto tutti i vantaggi che dai rapporti diretti coll'India doveano derivare. Fu perciò provvido consiglio quello degli Stati Generali[1], d'invitar le diverse associazioni a raccogliersi in una sola, con promessa di ragguardevoli privilegi. Di che nacque la Compagnia delle grandi Indie, la quale rimase definitivamente costituita a dì 20 marzo del 1602, con uno statuto ch'essa imitò in parte da quello del celebre Banco genovese di San Giorgio, e che a sua volta giovò di modello a quante altre Compagnie di somigliante natura si vennero poi formando in Europa.
  • La Compagnia veniva autorizzata in modo esclusivo a trafficare colle Indie orientali; né ad alcun cittadino olandese era permesso di andarvi per proprio conto, sia pel Capo di Buona Speranza, sia per lo Stretto di Magellano o pure pel Capo Horn. Avea tra l'altro la Compagnia il diritto di guerra e di pace; potea mantener eserciti ed armate, edificar città e fortezze, stabilir colonie, batter monete, concludere alleanze co' principi indigeni; a patto però che tutte queste cose seguissero sempre a nome e coll'ingerenza degli Stati Generali[1].
  • Rimosso in tal guisa ogni pericolo di privata concorrenza, il dominio dell'Olanda nell'India, mercé l'opera della sua Compagnia, si svolse rapidamente: essa fece acquisti territoriali, e strappò al Portogallo i migliori possedimenti.
  1. a b Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite.

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