Claudio Strinati

storico dell'arte, conduttore televisivo e dirigente pubblico italiano (1948-)

Claudio Strinati (1948 – vivente), storico dell'arte, conduttore televisivo e dirigente pubblico italiano.

«Qui l'arte è dappertutto. Io la scoprii alle giostre insieme a mio nonno»

Intervista di Paolo Conte, Corriere della Sera, 6 agosto 2022.

  • Da bambino ero spesso affidato a mio nonno Remigio Strinati, critico e storico dell'arte, giornalista. Mi portava alle giostre di Porta san Giovanni. Le adoravo. Lì c'è una statua di san Francesco realizzata da un bravo scultore e suo amico, Giuseppe Tonnini, nel 1927. Nonno mi raccontava della statua e mi portava alla Basilica. Ma senza "insegnarmi" niente. Applicava il criterio critico, dicendomi con un sorriso che la facciata del 1732 di Alessandro Galilei, discendente di Galileo, non era niente di speciale, anzi, perché probabilmente aveva vinto il concorso saltando alcuni passaggi. Magari, come si dice oggi, era un raccomandato. Mi trasmise l'idea che l'arte fosse qualcosa di normale, di quotidiano. E che, come faceva lui, ci si poteva persino campare.
  • I rivoluzionari francesi distrussero le statue dei re di Francia perché occorreva cancellare le tracce della monarchia: ideologia! Il cattolicesimo considera la produzione dell'arte come una parte organica dell'esistenza. Lascia la libertà di apprezzarla molto o di disinteressarsene. Il disinteresse non produce distruzione...
  • [Su Caravaggio, uccisore di Ranuccio Tomassoni in una lite] Caravaggio era un figlio del suo tempo. Roma era una città di grandissima conflittualità. In quella circostanza, Caravaggio agì secondo una frequentatissima logica di comportamento e, esaminando il caso, c'è anche da propendere per la legittima difesa. Essendo il più grande dei pittori, sembra che anche quell'episodio lo sia, ma non è così.

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