Ciclo di Baal
Ciclo di Baal, testo della mitologia ugaritica.
Citazioni
modifica- L'arma è lanciata dalla mano di Baal | come un falco dalle sue dita; | colpisce il cranio del principe Yam | il giudice Nahar fra gli occhi. (2b, iv, 22-25)
- [Su Anat] Sotto di lei le teste sono come polvere | sopra di lei le mani sono come cavallette | come frammenti di spighe mietuti sono le mani dei guerrieri; | le teste restano attaccate al suo petto | le mani appiccicate al suo panno; | le ginocchia affondano nel sangue dei valorosi | le cosce nel liquido dei guerrieri; | con la mazza scansa quelli fatti a pezzi | con la corda del suo arco la putredine. (3, ii, 9-16)
- [Su Anat] Si lava le mani del sangue dei valorosi | le dita dalla putredine dei guerrieri. (3, ii, 34-35)
- Affrettati, sbrigati, recati subito da me | i tuoi piedi corrano verso di me | le tue gambe si muovano in fretta | perché ho una cosa da dirti | una parola da trasmetterti: | le parole dell'albero e i sussurri della pietra | i bisbigli del cielo con la terra | e quelli dell'oceano con le stelle; | io comprendo il fulmine che il cielo ignora | parole che gli uomini non sanno | e le moltitudini della terra non comprendono. (3, iii, 15-25)
- Quale nemico è spuntato contro Baal | quale avversario contro il Cavalcatore delle nubi? | Non ho forse già battuto l'Amato di El, Yam | non ho finito il Giudice, il dio delle grandi acque? | Io metterò il bavaglio a Tannin | lo avvolgerò in una rete; | ho già abbattuto il serpente sinuoso, Shaliyat | il Signore dalle sette teste; | ho abbattuto l'amato degli dèi, Arish | ho battuto il vitello divino Atik | ho abbattuto la cagna divina Ishat | ho distrutto il palazzo del Bufalo divino | per ottenerne l'argento, per impossessarmi dell'oro. (Anat: 3, iii, 33-44)
- La tua parola è saggia, El | la tua saggezza è per sempre | la tua parola è una vita fortunata. | L'invincibile Baal è il nostro re, il nostro giudice | e non c'è nessuno sopra di lui. (Anat: ivb, 30-34)
- Vi sono due banchetti che Baal odia | tre quelli che non piacciono al Cavalcatore delle nubi: | un banchetto vergognoso, un banchetto volgare | e un banchetto dove le serve si comportano male. (Baal: 4, ii, 17-20)
- Come mai è venuta la Signora Athirat Yam? | Come mai è giunta la Genitrice degli dèi? | Forse sei tanto affamata e... | o senti tanta arsura e...? | Mangia, oppure bevi | mangia alla tavola del cibo | bevi il vino nel cratere | il sangue delle piante nella coppa d'oro. | Oppure hai nostalgia del sesso del re El | ti agita l'amore del Toro? (El: 4, iv, 31-39)
- Solo io sono quello che regna sugli dèi | che nutre gli dèi e gli uomini | che sazia le moltitudini degli inferi. (Mot: 4, vii, 50-53)
- Non vi avvicinate al divino Mot | affinché non faccia di voi come un agnello nella sua bocca | e scompariate come un capretto nell'apertura della sua gola. (Baal: 4, viii, 16-18)
- Quando tu abbattevi Lotan, il serpente che fugge | finivi il serpente sinuoso | e Shaliyat dalle sette teste lo facevi a pezzi. (Mot: 5, i, 1-3)
- La mia gola è la gola dei leoni che hanno fame | è come l'appetito delle balene nel mare | come i bufali che vanno presso gli stagni | e le cerve che si accostano alla fonte. (Mot: 5, i, 14-17)
Bibliografia
modifica- Giovanni Garbini, Il Poema di Baal di Ilumilku, Paideia, 2014. ISBN 9788839408624.
Voci correlate
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