Charles George Gordon

generale britannico

Charles George Gordon (1833 – 1885), generale britannico.

Charles George Gordon

Citazioni di Charles George Gordon modifica

  • [Rispondendo a Lord Wolseley[1], che gli chiedeva cosa convenisse fare per il Sudan] Manderei me stesso.[2]

Citazioni su Charles George Gordon modifica

Daniele Varè modifica

  • Era caratteristica di Gordon, quella partenza senza apparato e senza preparativi, la sera del giorno in cui il governo gli aveva affidato la grave missione [di evacuare il Sudan]. Poche persone si trovarono alla stazione per salutarlo, ma fra quelle vi era Lord Granville, che gli prese il biglietto, Lord Wolseley[1], che gli portò la valigetta, e il duca di Cambridge, cugino della regina e comandante in capo dell'esercito, il quale gli aperse lo sportello della carrozza.
  • Gordon è uno degli eroi della Storia coloniale inglese. In altri tempi lo si sarebbe detto un santo, ma un santo guerriero, come quello ch'è patrono d'Inghilterra. Era un puritano di natura mistica, animato da una fede profonda e da una grande carità cristiana, che non escludevan però una facile irritabilità. Alle virtù spirituali e morali univa le virtù di soldato e di comandante.
  • Il fatto di trovarsi di nuovo nel paese [il Sudan], che in altri tempi avea governato, ebbe sull'animo di Gordon l'effetto inevitabile. Tornò ad essere il Gordon Pascià d'una volta, depositario del supremo potere e venerato come tale dalla popolazione indigena, che vedeva in lui il redentore dal regime che esigeva le tasse colla tortura.

Note modifica

  1. a b Garnet Joseph Wolseley, I visconte Wolseley (1833-1913), generale britannico.
  2. Citato in Daniele Varè, Storia d'Inghilterra, vol. II (1856-1885), R. Bemporad e Figlio editori, Firenze, 1923, cap. XXII, p. 254.

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