Carolina Capria

scrittrice e sceneggiatrice italiana

Carolina Capria (1980 – vivente), scrittrice e sceneggiatrice italiana.

«Rivendichiamo il nostro diritto a essere insopportabili e indigeste»

Intervista di Jolanda Di Virgilio, illibraio.it, 4 dicembre 2021.

  • Non ho mai avuto un buon rapporto con la mia fisicità, ma sarei disonesta se non considerassi che vivo in un corpo conforme per la società. Posso essere infelice, posso stare male, posso non piacermi, ma non vivo discriminazioni. E questo lo vedo chiaramente sulle persone che invece queste discriminazioni le vivono eccome. Basta essere di una taglia che la società non ritiene giusta per fare fatica semplicemente a fare un giro in un luogo pubblico.
  • La bellezza prende sempre più spazio, perché cresce in modo esponenziale la possibilità di essere più belle. Oggi ci sono molte possibilità che un tempo non c’erano, e averle a portata di mano cambia sicuramente le carte in tavola. È dura non desiderare qualcosa che c'è e che ci potrebbe far sentire molto bene. Perché non metto in dubbio che ci si possa sentire bene con un trattamento, o con sottoponendosi a un intervento di chirurgia. Ognuna però dovrebbe porre il proprio limite, perché la società non smetterà mai di instillarci insicurezze.
  • Tuttora non ho consapevolezza di quello che desidero davvero e di quello che voglio perché imposto da modelli esterni. Ma ci sono cose che non mi fanno più impressione come una volta. [Ad esempio quali?] I capelli bianchi. I peli. Uscire senza trucco. Da qui a dire che mi sento libera dai condizionamenti no, per niente. Anzi, credo che le cose diventeranno sempre più difficili quando invecchierò, quando vedrò il mio corpo diventare un corpo che alla società fa schifo.
  • Quando gli uomini inizieranno a immedesimarsi nel femminile, a riconoscersi nel femminile, sarà l'inizio di un grande cambiamento. Perché quello che siamo non può essere limitato solo a quello che siamo biologicamente.

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