Carlo VIII di Francia
re di Francia (r. 1483-1498)
Carlo VIII di Francia (1470 – 1498), Re di Francia.
Citazioni di Carlo VIII di Francia
modifica- [Su Napoli] Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre.
- Vous ne pourriez croire les beaux jardins que j'ai en cette ville, car sur ma foy, il semble qu'il n'y faille qu'Adam et Eve pour en faire un paradis terrestre.[1]
Citazioni su Carlo VIII di Francia
modifica- Lo strepito dell'armi e de' cavalli | non poté far, che non fosse sentita | la voce di un Cappon fra cento Galli; | tanto che il Re superbo fe' partita. (Niccolò Machiavelli)
- La Princesse [Beatrice d'Este] à ses yeux [di Carlo VIII] avoit paru fort aimable, il lui donna le bal; Ludovic n'en fut pas si inquiet que des empressemens du Sire de Beauveau au près de la Princesse sa femme: Beauvau étoit le Seigneur de la Cour de Charles VIII, le plus propre à se faire aimer promptement des Dames; il eut la hardiesse de vouloir plaire à la Princesse. Ludovic qui s'en apperçut, voyant que les François étoient assez audacieux pour attaquer la gloire d'un Prince, qui quoiqu'il n'eût pas la qualité de Souverain; en avoit toute l'autorité, prit congé du Roy, & se retira dans un Château à une lieue d'Ast, où le Conseil du Roy alloir le trouver tous les jours.[2](Pierre de Lesconvel)
Note
modifica- ↑ Scritto da Napoli il 28 marzo 1495 a Pietro II di Borbone, citato in Atanasio Mozzillo, L'immagine del Mezzogiorno tra mito e realtà; in Carlo Bernari, Cesare de' Seta, Atanasio Mozzillo e Georges Vallet, L'Italia dei grandi viaggiatori, a cura di Franco Paloscia, Edizioni Abete, Roma, 1986, p. 67.
- ↑ La principessa ai suoi occhi [di Carlo VIII] era sembrata molto amabile, egli le diede il ballo; Ludovico non era così preoccupato per questo come per gli entusiasmi del sire di Beauveau nei confronti della principessa sua moglie: Beauvau era il signore della corte di Carlo VIII, il più propenso a farsi rapidamente amare dalle donne; egli aveva l'audacia di voler compiacere la principessa. Ludovico, che se ne accorse, vedendo che i francesi avevano l'ardire di aggredire la gloria di un principe il quale, benché non avesse ancora la qualità di sovrano, ne aveva tutta l'autorità, si congedò dal re, e si ritirò in un castello a due passi da Asti, dove ogni giorno il Consiglio del Re andava a trovarlo.
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