Carla Vasio
scrittrice e poetessa italiana
Carla Vasio (1932 – vivente), scrittrice e poetessa italiana.
Intervista di Joseph Tumolo, escholarship.org, 2021.
- Io mi ricordo che anche piccolissima, avevo i miei giochi fra il veneziano e l'italiano. Perché non so se tu sai, ma il veneziano è una lingua, non un dialetto. Il doge veneziano aveva tutta la sua comunicazione con tutto il mondo in veneziano, non in italiano. E s'arrangiassero se non lo capivano, andassero a studiarlo, pigliassero un segretario veneziano.
- Spesso io ho parlato del mare perché sono nata a Venezia dove l'acqua e il mare sono proprio come il latte del neonato. Sono un accompagnamento. Pensa che io pochi giorni fa ho fatto un sogno, sognando le tende che volavano nel vento nella mia camera quando avevo due anni, per cui, proprio dalla prima infanzia, Venezia è stata un nutrimento per me. Proprio per questa sua singolarità così stravagante. E per questa sua unicità di equilibrio, perché io avevo molti sogni, quindi avevo bisogno di molto equilibrio da usare. E credo che Venezia mi sia servita anche in questo. Io ero piccolissima e non ho avuto in regalo un'automobile come molti ragazzi, io ho avuto invece una barca piccolissima. Bambinetta, ho avuto una barca a remi e mi hanno insegnato subito a usarla. Ed è stata la mia automobile per tutto il periodo in cui sono vissuta a Venezia. E quindi anche ora io amo l'acqua.
- Il gabbiano è il mio uccello di discorso, chiacchieravo con queste creature di Venezia. E poi a Venezia, ancora piccola, ho abitato in una villa che stava in mezzo a tanti alberi. E aveva gli uccelli, gli uccelli di tutti gli alberi con cui mi familiarizzavo, eravamo proprio familiari. Chiacchieravamo insieme e ci appoggiavamo nella malinconia; ci sostenevamo quando avevamo bisogno di un punto di appoggio. Spesso era una famiglia di uccelli che abitava nel giardino della casa, della villa.
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