Carl Rogers
psicologo statunitense
Carl Ransom Rogers (1902 – 1987), psicologo statunitense.
- Che cosa sarò nel prossimo istante e ciò che farò scaturisce dal momento e non si può prevedere.[1]
- Il processo della buona vita... significa immergersi appieno nella corrente della vita.[2]
- Il sé e la personalità emergono dall'esperienza, non è l'esperienza a essere tradotta... affinché rientri in strutture preconcette del sé.[3]
- L'essere umano soggettivo ha un grande valore... quello di essere innanzitutto una persona umana, a prescindere dalle etichette e dalle valutazioni.[4]
- La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione.[5]
- Le idee di nessun altro e nessuna delle mie idee hanno la stessa autorità della mia esperienza.
- No other person's ideas, and none of my own ideas, are as authoritative as my experience.[6]
- Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: «Grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me».[7]
La terapia centrata sul cliente
modifica- Ho imparato che la comprensione organismica globale di una situazione è più degna di fiducia che non la mia ragione.
- Solo una persona può sapere se ciò che faccio è onesto, esatto, aperto e valido, o falso, chiuso e non valido, e quella persona sono io.
- Nella persona vi è una forza che ha una direzione fondamentale positiva. Più l'individuo è capito e accettato profondamente, più tende a lasciar cadere le false "facciate" con cui ha affrontato la vita e più si muove in una direzione positiva, di miglioramento.
- Non produce alcun frutto, a lungo andare, nei rapporti personali, comportarsi come se si fosse diversi da come si è.
- La valutazione degli altri non mi serve da guida.
- La nostra prima reazione di fronte all'affermazione di un altro è una valutazione o un giudizio, anziché uno sforzo di comprensione. Quando qualcuno esprime un sentimento o un atteggiamento o un'opinione tendiamo subito a pensare "è ingiusto", "è stupido", "è anormale", "è irragionevole", "è scorretto", "non è gentile". Molto di rado ci permettiamo di "capire" esattamente quale sia per lui il significato dell'affermazione.
- Ogni persona è un'isola in se stessa, e lo è in un senso molto reale, e può gettare dei ponti verso le altre isole solamente se vuole ed è in grado di essere se stessa.
- Quel che sono è sufficiente, se solo riesco ad esserlo.
Note
modifica- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 133. ISBN 9788858015018
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 137. ISBN 9788858015018
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 134. ISBN 9788858015018
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 136. ISBN 9788858015018
- ↑ Da Harvard business review, 1952.
- ↑ Da On Becoming a Person, 1961, p. 23-24.
- ↑ Da un articolo del 1958; citato in Jeremy Rifkin, La civiltà dell'empatia: La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi, traduzione di Paolo Canton, Mondadori, Milano, 2010, p. 15. ISBN 978-88-04-59548-9
Bibliografia
modifica- Carl Rogers, La terapia centrata sul cliente, a cura di Augusto Palmonari, Jan Rombauts, Felice Carugati, Martinelli, Firenze, 1970.
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