Breve film sull'uccidere

film del 1988 diretto da Krzysztof Kieślowski, seconda regia Teresa Violetta Buhl

Breve film sull'uccidere

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Titolo originale

Krótki film o zabijaniu

Lingua originale polacco
Paese Polonia
Anno 1988
Genere drammatico
Regia Krzysztof Kieślowski
Soggetto Krzysztof Piesiewicz, Krzysztof Kieślowski
Sceneggiatura Krzysztof Piesiewicz, Krzysztof Kieślowski
Produttore Krzysztof Piesiewicz
Interpreti e personaggi

Breve film sull'uccidere, film polacco del 1988, regia di Krzysztof Kieślowski.

  • Non mi piacciono i gatti. Sono ipocriti come la gente. (Waldemar Rekowski)

Dialoghi

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  • Piotr Balicki: Rifletto non perché non so come rispondere. Questa domanda mi è già sta fatta due volte. Quando feci l'esame d'ammissione; rispondere allora fu semplice. Quattro anni dopo in questo stesso edificio non ero più sicuro di come rispondere. E ora è proprio una bella domanda. Perché voglio diventare avvocato? Signori, volete che risponda sinceramente? Oppure che vi dica quello che dovreste sentire?
    Il presidente della commissione esaminatrice: Noi vogliamo conoscerla.
    Piotr Balicki: In poche parole la risposta è: non lo so. Mi affascina. Ho visto molte cose in questi quattro anni. È una professione che definirei "sociale". Secondo me è importante perché è utile. Mi interessa anche, forse più di tutto il resto, se andrà tutto bene, il fatto che potrò incontrare, conoscere e comprendere persone che non incontrerei mai se facessi un altro lavoro. Questa è la ragione. Penso che con il passare degli anni, la risposta a questa domanda, si sta allontanando. Ogni uomo si chiede se quello che fa ha un senso. Temo che i dubbi aumentino sempre di più.
  • Il presidente della commissione esaminatrice: Qual è, secondo lei, il senso della teoria della prevenzione generale?
    Piotr Balicki: È, per così dire, la funzione della pena non è per il colpevole, ma per gli altri, affinché non si trovino un giorno al suo posto. Posso essere più preciso ...
    Il presidente della commissione esaminatrice: La prego.
    Piotr Balicki: Mi riferisco alla funzione del condannato, più precisamente ciò che provoca la condanna di uno nelle coscienze degli altri. Ovvero "lo spaventarli". La paura. Tratta proprio di questo l'articolo 50 del Codice Penale.
    Il presidente della commissione esaminatrice: Non mi piace il suo tono ironico. La teoria della prevenzione ...
    Piotr Balicki: Ma è un'argomentazione discutibile a favore della severità della pena. È che spesso è ingiusta. Non solo secondo me.
    Il presidente della commissione esaminatrice: Provi ad argomentare la sua tesi citando qualche pensiero autorevole ... i testi classici.
    Piotr Balicki: Fin dai tempi di Caino nessuna pena ha migliorato o spaventato gli uomini tanto da dissuaderli dal compiere un reato. Vuole che citi l'autore?
    Il presidente della commissione esaminatrice: Non serve.
  • Piotr Balicki: Ci sono dei momenti nella vita in cui tutto sembra possibile. Hai davanti a te solo porte spalancate e puoi fare tutto. È stato così dopo la maturità. Non credevo che sarebbe successo ancora, invece è successo.
    La fidanzata: Hai la sensazione di lasciarti alle spalle un momento importante e che ora dipende tutto solo da te, vero?
    Piotr Balicki: Sì, è proprio così.
    La fidanzata: Sai cosa penso.
    Piotr Balicki: No, non so mai che cosa pensano gli altri.
    La fidanzata: Che la gente ti amerà, come ti amo io adesso.

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