Brandon Sanderson

Scrittore statunitense

Brandon Sanderson (1975 – vivente), scrittore statunitense.

Brandon Sanderson, novembre 2010

Mistborn: L'Ultimo Impero modifica

Incipit modifica

La cenere cadeva dal cielo. Lord Tresting si accigliò, alzando lo sguardo verso il sole rossastro di mezzogiorno mentre i suoi servitori sgattaiolavano in avanti, aprendo un parasole sopra Tresting e il suo illustre ospite. Le piogge di cenere non erano insolite nell'Ultimo Impero, ma Tresting aveva sperato di non macchiare di fuliggine la giacca e il farsetto rosso nuovi, appena arrivati via canale da Luthadel.

Citazioni modifica

  • Uccidere il Lord Reggente? Il lord Reggente era una forza come il vento o le nebbie. Certe cose non si potevano uccidere. Non erano realmente vive. Esistono e basta. (Vin)
  • C'è sempre un altro segreto (Kelsier)
  • Vuoi sapere perché sorrido, Capofamiglia Mennis? Il Lord Reggente pensa di essersi accaparrato tutto il riso e la gioia. Io mi rifiuto di lasciarglielo fare. Questa è una battaglia che non richiede poi un grande sforzo. (Kelsier)
  • Ma... smetti forse di amare qualcuno solo perché ti ha tradito? Io non penso. Ecco perché un tradimento fa così male: dolore, frustrazione, rabbia… e tuttavia la amavo. La amo ancora. (Kelsier)
  • Le nebbie sono nostre amiche. Ci nascondono. Ci proteggono. Ci danno potere. (Kelsier)
  • Meglio fidarsi ed essere traditi. Meglio amare ed essere feriti. (Kelsier)
  • Io rappresento quello che non sei mai riuscito ad uccidere, per quanto tu ci abbia provato. Io sono la speranza. (ultime parole di Kelsier)
  • Quando sei solo, nessuno può tradirti. (Reen)
  • La spietatezza è la più pratica delle emozioni. (Reen)
  • L'uomo che vuole che tu ti fidi di lui è quello che devi temere di più. (Reen)
  • I risultati rendevano amici in fretta. (Reen)
  • L'unica ragione per essere ossequiosi verso coloro che hanno il potere è che un giorno si può imparare come prenderlo per sé. (Reen)
  • Non fidarti mai di un uomo che ti porta buone notizie. È il metodo più antico e più semplice per imbrogliare qualcuno. (Reen)
  • I migliori bugiardi sono quelli che dicono la verità la maggior parte delle volte. (Vin)
  • Lo scopo della vita consiste nel trovare altri che facciano il lavoro al posto tuo. (Ladrian Breeze)
  • La manipolazione è alla base dell'interazione sociale. (Ladrian Breeze)
  • Il Lord Reggente è il Frammento dell'Infinito. È un pezzo di Dio stesso. Non puoi ucciderlo. (Hammond)
  • Non si lamentavano. Non speravano. Osavano a malapena pensare. E così che doveva essere, dato che erano skaa. (narratore, capitolo 1)
  • La fede giusta è come un buon mantello. Se calza bene, tiene sicuri e al caldo. Ma in caso contrario, può essere soffocante. (Sazed)
  • I miei simili sono meno degli schiavi… sono automi fabbricati, creati da programmi di riproduzione, addestrati fin dalla nascita per esaudire i desideri del Lord Reggente. (Sazed)
  • Le nostre credenze spesso sono più forti quando dovrebbero essere più deboli. Tale è la natura della speranza. (Sazed)
  • La fiducia non è qualcosa che vale semplicemente in tempi buoni e giorni sereni. Cos'è la fiducia, cos'è la fede, se non la si mantiene dopo un fallimento? (Sazed)
  • Coloro che prendono alla leggera le promesse fatte a quelli che amano sono persone che trovano poca soddisfazione durevole nella loro esistenza. (Sazed)
  • Eccoci qui... a combattere nella folle, piccola guerra di Kell, opponendoci a un Dio che sappiamo che non farà che massacrarci tutti. (Dockson)
  • Ho visto uomini che hanno perso di proposito la capacità di riconoscere la verità e la bontà, e non penso di essere uno di loro. Riesco ancora a vedere le lacrime negli occhi di un bambino e provare dolore per le sue sofferenze. Se mai perdessi questo, saprei di essere oltre ogni speranza di redenzione. (Alendi)
  • Io sono Dio! (Lord Reggente)
  • Non sapete quello che faccio per l'umanità. Io ero il vostro Dio, anche se non potevate capirlo. Uccidendo me, vi siete condannati da soli. (ultime parole del Lord Reggente)

Dialoghi modifica

  • Marsh: Quel bastardo! [Riferendosi a Kelsier] Ci sono due cose per cui non lo perdonerò mai: la prima è avermi rubato il sogno di rovesciare l'Ultimo Impero e poi farlo avverare sul serio.
    Vin: E la seconda?
    Marsh: Farsi uccidere per riuscirci.

Mistborn: Il Pozzo dell'Ascensione modifica

Incipit modifica

L'esercito procedeva lento come una macchia scura sull'orizzonte. Re Elend Venture era in piedi immobile sulle mura cittadine di Luthadel a osservare le truppe nemiche. Attorno a lui la cenere cadeva dal cielo in fiocchi grassi e indolenti. Non era quella bianca che si vede nelle braci spente; questa era di un nero più profondo, più aspro. I Monti Cenere erano stati particolarmente attivi di recente.

Citazioni modifica

  • Scrivo queste parole nell'acciaio, poiché nulla che non sia scritto nel metallo può essere affidabile. (Kwaan)
  • Un uomo non era considerato per i suoi difetti, ma per come li superava (Zane)
  • Ci sono due modi per stare al sicuro: o mantenerti silenzioso e innocuo, in modo che la gente ti ignori, oppure essere talmente pericoloso da terrorizzarli (Reen)
  • Cos'è un governo se non un metodo istituzionalizzato per assicurarsi che qualcun altro faccia tutto il lavoro? (Hammond)
  • Ah, ma c'è qualcosa di più importante da considerare, ritengo. Non abbiamo solo messo un nobile sul trono; abbiamo messo sul trono un brav'uomo (Sazed)
  • Ho capito qualcosa su Kelsier. Mi concentro sempre sulle cose sbagliate, quando si tratta di lui. È difficile dimenticare le ore che ha passato a addestrarmi per essere un'allomante. Eppure non erano le sue doti di combattimento a renderlo grande; non era la sua severità o la sua brutalità, e nemmeno la sua forza o il suo istinto. Sai cos'era? Era la sua capacità di fidarsi. Era il modo in cui trasformava brave persone in persone migliori, il modo in cui le ispirava. La sua banda funzionava perché lui aveva fiducia in loro, perché li rispettava. Uomini come Breeze e Clubs sono diventati eroi perché Kelsier ha avuto fede in loro. E tu in questo sei molto migliore di quanto Kelsier sia mai stato, Elend. Lui ha dovuto lavorarci. Tu lo fai d'istinto, trattando perfino furfanti come Philen come se fossero uomini buoni e onorevoli. Non è ingenuità, come alcuni pensano. Si tratta di quello che aveva Kelsier, solo più in grande. Lui avrebbe potuto imparare da te. (Vin)
  • Percepisco astuzia dietro questi cambiamenti, una manipolazione sottile e geniale. Ho trascorso gli ultimi due anni in esilio, cercando di decifrare cosa potessero voler dire le alterazioni. Sono giunto a un'unica conclusione. Qualcosa ha preso il controllo della nostra religione, qualcosa di nefasto, qualcosa di cui non ci si può fidare. Svia e offusca. Usa Alendi per distruggere, conducendolo lungo un sentiero di morte e disperazione. Lo sta attirando verso il Pozzo dell'Ascensione, dove il potere millenario si è radunato. Posso solo supporre che abbia inviato il Baratro come un mezzo per rendere l'umanità più disperata, per spingerci a fare il suo volere. (Kwaan)

Dialoghi modifica

  • Elend: L'Assemblea è un caos, mezza dozzina di tiranni con eserciti più numerosi mi stanno col fiato sul collo, non passa mese senza che qualcuno mandi degli assassini a uccidermi e la donna che amo mi sta lentamente facendo impazzire.
    Hammond: Oh, tutto qui? Vedi? Non va così male, dopotutto. Voglio dire, potremmo dover affrontare un dio immortale e i suoi potentissimi sacerdoti…
  • Hammond: A cosa è servito tutto questo, allora? Perché rovesciare l'Ultimo Impero? Perché uccidere il lord Reggente? Perché fare tutto quanto se doveva comunque finire così? Tiranni a capo di ogni Dominazione, Luthadel ridotta a un cumulo di macerie, i membri della nostra banda morti?
    Sazed: Perché qualcuno doveva cominciare. Quando il lord Reggente governava, la società non poteva progredire. Manteneva una mano stabilizzatrice sull'impero, ma era anche una mano oppressiva. La moda è rimasta notevolmente immutata per mille anni, con i nobili che cercavano sempre di adattarsi ai modelli del lord Reggente. L'architettura e la scienza non hanno compiuto progressi, poiché il lord Reggente non vedeva di buon occhio i cambiamenti e le invenzioni. E gli skaa non potevano essere liberi, poiché egli non lo permetteva. Comunque, ucciderlo non ha liberato i nostri popoli, amici miei. Solo il tempo ci riuscirà. Ci vorranno secoli, forse – secoli di lotte, apprendimento e crescita. All'inizio, purtroppo e inevitabilmente, le cose saranno molto difficili. Ancora peggio di com'erano sotto il lord Reggente.

Mistborn: Il Campione delle Ere modifica

Incipit modifica

Marsh si sforzò di uccidersi. La mano gli tremolò mentre cercava di fare appello alla forza per costringersi a sollevarla, strattonar via lo spuntone dalla sua schiena e porre fine alla sua mostruosa vita. Aveva smesso di cercare di liberarsi. Tre anni. Tre anni come Inquisitore, tre anni imprigionato nei suoi stessi pensieri. Quegli anni avevano dimostrato che non c'era modo di fuggire. Perfino ora la sua mente era annebbiata. E poi Esso prese il controllo. Il mondo parve vibrare attorno a lui; poi all'improvviso poté vedere con chiarezza. Perché si era affannato? Perché si era preoccupato? Tutto era come sarebbe dovuto essere.

Citazioni modifica

  • Il lord Reggente in segreto era un Terrisiano. È stato uno del nostro popolo a farci quelle cose orribili. Che diritto abbiamo a insistere nel non chiamare padrone nessuno straniero? Non è stato uno straniero a distruggere il nostro popolo, la nostra cultura e la nostra religione. (Sazed)
  • Se ci fosse un dio, Breeze, pensate che avrebbe permesso che così tante persone venissero uccise dal lord Reggente? Pensate che avrebbe permesso al mondo di diventare ciò che è ora? Non insegnerò a voi – o a nessun altro – una religione che non può rispondere alle mie domande. Mai più. (Sazed)
  • Kelsier è morto, Elend! Sono io l'unica a vedere l'ironia in questo? Lo chiamiamo il Sopravvissuto, ma è stato lui a non sopravvivere! Ha consentito a sé stesso di diventare un martire. Ha commesso suicidio. In che modo questo significa sopravvivere? (Vin)
  • Quasi desiderava che Rovina non lasciasse mai andare la sua mente. Quando Marsh ne aveva il controllo, vedeva solo dolore e distruzione. Quando era Rovina ad averlo, però, la pioggia di cenere era una manifestazione di bellezza, il sole rosso un trionfo di meraviglia, il mondo un luogo di dolcezza nella sua morte. (Capitolo 6, Il Campione delle Ere)
  • Di recente ho problemi con la fede, Demoux. Il mio ultimo dio è stato ucciso dalla donna che infine ho sposato... (Elend)
  • Ma le cose non possono rimanere le stesse... E questo è un bene, poiché quando nulla cambia nella tua vita, è come se fossi morto. (Vin)
  • Oh, andiamo. Devi ammettere di essere inusuale, Vin. Sei come un qualche strano miscuglio di una nobildonna, un monello di strada e un gatto. In più sei riuscita – nei nostri brevi tre anni assieme – a uccidere non solo il mio dio, ma mio padre, mio fratello e la mia fidanzata. È una specie di serie omicida. È una strana base per una relazione, non diresti? (Elend)
  • Un uomo è quello di cui è appassionato. Ho scoperto che, se cedi quello che vuoi di più in cambio di quello che pensi che dovresti volere di più, finirai per essere infelice. (Breeze)
  • Mentre la gente moriva attorno a lui malgrado i suoi sforzi più frenetici, riuscì a capire quello che doveva spingere gli uomini a ottenere sempre più potere. Potere per proteggere. In quel momento, avrebbe accettato i poteri di una divinità, se avesse significato avere la forza per salvare le persone attorno a lui. (Il Campione delle Ere, capitolo 51)
  • Il mio lavoro, Vin, si basa sulla passione. Si basa su eventi dinamici; sul cambiamento! Ecco perché tu e il tuo Elend siete così importanti per me. La gente passionale è quella che distrugge... poiché la passione di un uomo non è vera finché non dimostra quanto è disposto a sacrificare per essa. Ucciderà? Andrà in guerra? Distruggerà e getterà via quello che possiede, tutto nel nome di quello che desidera? (Rovina)
  • Ti rendi conto delle forze che posso schierare contro di te, bambina? Ti rendi conto del potere di cui dispongo, della distruzione che rappresento? Io sono le montagne che schiacciano. Sono le onde che si abbattono. Sono le tempeste che mandano in frantumi. Io sono la fine. (Rovina)
  • Ho quasi distrutto il mondo con la mia arroganza, eppure temo di averlo quasi distrutto di nuovo attraverso il mio dominio. (Rashek)
  • Marsh afferrò il controllo della propria mente. Gli odori della stanza persero la loro dolcezza, tramutandosi nel lezzo di sangue e morte. La sua gioia si trasformò in orrore. Il suo prigioniero era un Custode di Terris: un uomo che aveva lavorato tutta la vita per il bene degli altri. Ucciderlo sarebbe stato non solo un crimine, ma una tragedia (Il Campione delle Ere, Capitolo 1)
  • Creiamo le cose per guardarle crescere, Rovina, disse lei. Per provare piacere nel vedere quello che amiamo diventare più di ciò che era prima. Hai detto di essere invincibile... che tutte le cose si distruggono. Tutte le cose vengono rovinate. Ma ci sono cose che si oppongono a te... E l'ironia è che che non riesci nemmeno a comprenderle. Amore. Vita. Crescita. La vita di una persona è più del caos del suo passaggio. Emozione, Rovina. Questa è la tua sconfitta. (Vin)
  • Qualcuno avrebbe dovuto vegliare sul mondo, prendersi cura di esso, ora che i suoi dèi erano scomparsi. Fu solo in quel momento che Sazed comprese il termine Campione delle Ere. Non un Campione che sarebbe giunto una volta nel corso delle ere. Ma un Campione che sarebbe durato per tutte quelle ere. Un Campione che avrebbe preservato l'umanità per tutte le sue vite e i suoi tempi. Né Preservazione né Rovina, ma entrambi. Dio. (Il Campione delle Ere, capitolo 82)

Dialoghi modifica

  • Vin: Tu sei mio nemico. Cerchi di porre fine alle cose che amo.
    Rovina: E una fine è sempre una cattiva cosa? Tutte le cose, perfino i mondi, non devono forse finire, prima o poi?
    Vin: Non c'è alcun bisogno di accelerare quella fine. Nessun motivo per forzarla.
    Rovina: Tutte le cose sono soggette alla loro natura. Non puoi biasimarmi per essere ciò che sono. Senza di me, nulla finirebbe. Nulla potrebbe finire. E, perciò, nulla potrebbe crescere. Io sono la vita. Combatteresti la vita stessa? Non piangere perché il giorno della fine di questo mondo è arrivato. Quella fine fu stabilita il giorno stesso della sua concezione. C'è bellezza nella morte: la bellezza della definitività, del completamento. Poiché nulla è davvero completo fino al giorno in cui viene finalmente distrutto.
  • Rovina: Ancora non capisci, vedo. Voi siete tutti dalla mia parte, Vin. Io vi ho creato. Siete i miei strumenti... tutti quanti. Zane, Yomen, tu, il tuo caro imperatore Venture...
    Vin: No. Zane era tuo, e Yomen è ovviamente fuorviato. Ma Elend... lui combatterà contro di te.
    Rovina: Ma non può. Questo è ciò che rifiuti di capire, bambina. Voi non potete combattermi, poiché con la mera azione di combattere portate avanti i miei obiettivi.
    Vin: Forse sono uomini malvagi ad aiutarti. Ma non Elend. Lui è una brava persona, e nemmeno tu puoi negarlo.
    Rovina: Vin, Vin. Perché non riesci a capire? Qui non si tratta di bene o male. La moralità non c'entra minimamente con tutto questo. Gli uomini buoni uccideranno con la stessa rapidità di quelli malvagi per quello che vogliono... Sono solo le cose che vogliono a essere diverse.
  • Vin: Tu non potevi crearlo da solo, vero? Il mondo, la vita. Tu non puoi creare, puoi solo distruggere.
    Rovina: Nemmeno lui poteva creare. Poteva solo preservare. La preservazione non è creazione.
    Vin: E così collaboraste.
    Rovina: Entrambi con una promessa. La mia promessa fu collaborare con lui per creare voi: vita pensante, vita che ama.
    Vin: E la sua promessa?
    Rovina: Che alla fine avrei potuto distruggervi. E io sono venuto a reclamare ciò che mi fu promesso. L'unico scopo nel creare qualcosa è osservarlo morire. Come una storia che deve giungere a un apice, quello che ho fatto non giungerà a compimento finché non sarà arrivata la fine.
  • Elend: Le nebbie non sono mai state nostre nemiche, Yomen. Stavano solo cercando di aiutare.
    Yomen: Aiutare? Aiutare come? Di cosa state parlando?
    Elend: Non ci stavano uccidendo, Yomen. Non ci stavano facendo ammalare. Ci stavano facendo Infrangere. Per darci potere. Per renderci capaci di combattere.

Incipit di alcune opere modifica

Il conciliatore modifica

C'erano enormi vantaggi nell'essere insignificanti.
Certo, secondo i canoni di molte persone, Siri non era 'insignificante'. Dopotutto era la figlia di un re. Per fortuna, suo padre aveva quattro figli, e Siri – a diciassette anni – era la minore. Fafen, la figlia poco più vecchia di Siri, aveva assolto al compito della famiglia ed era diventata una monaca. Dopo Fafen c'era Ridger, il figlio maggiore. Lui avrebbe ereditato il trono.

La Via dei Re modifica

Kalak aggirò una sporgenza rocciosa e si arrestò barcollando davanti al corpo di un tuonoclasta morente. L'enorme bestia di pietra giaceva sul fianco, con delle protuberanze simili a costole che le spuntavano dal petto incrinate e rotte. Quella mostruosità aveva una forma vagamente scheletrica, con arti innaturalmente lunghi che sporgevano da spalle granitiche. Gli occhi erano dei punti rosso intenso sul volto a cuspide, come creati da un fuoco che ardeva in profondità dentro la roccia. Sbiadirono.

Bibliografia modifica

  • Brandon Sanderson, Il conciliatore, traduzione di Gabriele Giorgi, Fanucci, 2012. ISBN 9788834719305
  • Brandon Sanderson, La via dei Re, Fanucci Editore, 2011. ISBN 9788834717745
  • Brandon Sanderson, Mistborn: L'ultimo Impero, Fanucci Editore, 2009. ISBN 9788834715123
  • Brandon Sanderson, Mistborn: Il Pozzo dell'ascensione, Fanucci Editore, 2010. ISBN 9788834715901
  • Brandon Sanderson, Mistborn: Il Campione delle ere, Fanucci Editore, 2011. ISBN 9788834717066

Altri progetti modifica

Opere modifica