Bernard Muldworf (1923-2019), scrittore e psicologo francese.

Il mestiere di padre

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  • Il padre essendo un'istanza inibitoria e separatrice è, nella struttura familiare, il rappresentante della società, il portatore implicito o esplicito della morale e della spiritualità. (p. 101)
  • Sentirsi padre significa sentirsi in grado di assumere le basi necessarie di quella sicurezza che la donna e il bambino si attendono dall'uomo che è insieme marito e padre, nel contesto dell'attuale società in cui l'uomo è la figura preminente. (p. 101-102)
  • Sentirsi padre significa [...] assolvere una triplice esigenza relativa allo status dell'uomo in una determinata società, amare la propria donna, amare il proprio figlio, assumere il ruolo socio-professionale, che è uno degli elementi determinanti nello stato della «mascolinità». (p. 101-102)
  • L'oppressione delle classi possidenti sulle classi sfruttate induce obbligatoriamente l'oppressione dell'uomo sulla donna, dei genitori sui figli [...] L'uomo trova "naturale" l'alienazione della donna al proprio arbitrio, il padre riflette necessariamente nel suo comportamento quella figura di autorità che è il modello di paternità insito nell'inconscio collettivo. (p. 175-176)
  • [Il padre] Deve aver accettato le proprie tendenze passive femminili e materne in modo da non aver bisogno di sostituirsi alla madre per assumere in carico il figlio nell'assolvimento delle funzioni materne. (p. 177)

[Bernard Muldworf, Il mestiere di padre, Editori Riuniti, Roma 1973, (citato in Elena Gianini Belotti, Le nuove madri e i nuovi padri, Editore Laterza, Bari 1981)]