Attilio Bolzoni
giornalista italiano
Attilio Bolzoni (1955 – vivente), giornalista italiano.
Citazioni di Attilio Bolzoni
modifica- [Nel 2018] Con una sentenza che chiude definitivamente la querelle fra lo Stato italiano e la catena di ristoranti spagnoli chiamata La mafia se sienta a la mesa (La mafia si siede a tavola), il Tribunale europeo dichiara nulla la registrazione di quel marchio commerciale e vieta alla società che controlla gli esercizi di promuovere la mafia come "sinonimo di qualità". I ristoranti spagnoli - secondo le direttive europee - adesso dovrebbero rimuovere quelle grandi insegne con su scritto Mafia.[1]
- [Nel 1990] La disfatta dello Stato italiano l'abbiamo vista ieri mattina in fondo ad una valle senza alberi. Campi di sterpaglie, pietre grigie, polvere. E giù, molto più giù, dove una volta scorreva un fiume, solo un puntino bianco. Un lenzuolo. Con le formiche che ci camminano sopra, con le mosche che ronzano intorno, con il vento che lo solleva ad ogni soffio scoprendo il viso pallido di uomo appena morto. Era un giudice, uno di quei giudici siciliani che aveva onore e non conosceva paura. E adesso eccolo qui, disteso tra gli arbusti, gli occhi sbarrati, i capelli neri sporchi di terra, la faccia insanguinata. Ha scelto lui di morire quaggiù, rotolando nella scarpata, cercando la fuga con la disperazione dell'uomo braccato e ferito. Quei macellai che l'hanno ammazzato gli sono corsi dietro, hanno giocato al tiro al bersaglio. Il giudice è morto al rallentatore, inseguito per almeno tre o quattro minuti, finito sul letto del torrente in secca con una scarica di pallettoni. Gli hanno sparato in bocca. La mafia siciliana anche questa volta non ha colpito a caso. Rosario Livatino non solo era un magistrato che conosceva i segreti dei clan, era soprattutto un magistrato che da dieci anni faceva il suo dovere.[2]
- Vogliamo dare un affettuoso consiglio a Maria Falcone. Spedisca ai giudici di Francoforte la risoluzione votata all'unanimità dal Congresso americano subito dopo la strage di Capaci, un documento che dice: "L'omicidio di Falcone è un delitto commesso anche contro gli Stati Uniti d'America". E poi mandi due righe a quei magistrati, raccontando cosa c'è nell'atrio della scuola dell'Fbi in Virginia. Ed invii anche una foto del busto di suo fratello, messo lì, a Quantico, perché tutti gli allievi aspiranti agenti speciali del Bureau possano vedere almeno due volte al giorno Giovanni Falcone. È l'omaggio a un grande italiano. Magari, prima o poi, qualche giudice tedesco avrà un ripensamento.[3]
Note
modifica- ↑ Da Giù la mafia dalle insegne, rep.repubblica.it, 15 marzo 2018.
- ↑ Da L'ultima pallottola in pieno volto, la Repubblica, 22 settembre 1990.
- ↑ Da Falcone, Borsellino e la sentenza tedesca: i confini della mafia, rep.repubblica.it, 4 dicembre 2020.
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