Atossa
moglie di Dario I
Atossa (550 a.C. – 475 a.C.), regina consorte di Persia.
Citazioni di Atossa
modifica- Sempre, da quando il figliuol mio l'esercito | spinse, e partí, bramoso di distruggere | la Ionia terra, fra notturni sogni | vivo commista. E niun fu mai sí chiaro | come la scorsa notte. Or te lo narro. | Pareano innanzi a me giunger due femmine | in vesti adorne: un manto persïano | cingeva questa, e quella un manto dorico: | e di statura molto soverchiavano | le donne d'ora, e belle senza pecca, | e d'un sangue, sorelle. Ed abitavano | contrade avute in sorte: ellène questa, | barbare quella. Or, fra le due sorgeva, | pareami, una contesa. E il figliuol mio | se ne avvede, e le frena, e le ammonisce, | ed ai carri le aggioga, e impone redini | alle cervici. E in questa foggia, l'una | si pompeggiava, ed adattava docile | alle briglie la bocca: invece l'altra | relutta fiera, e con le man' gli arnesi | strappa del cocchio, e rompe a mezzo il giogo, | e senza freno lo trascina a forza. | Il figliuol mio giú piomba; e appare Dario | suo padre, e lo compiange. E appena Serse | lo vede, strappa dalle membra i panni. | Ciò che ti dico, ho visto fra le tenebre. | Quando poi mi levai, quando ebbi terse | d'un fonte ne le belle acque le palme, | con le mie mani ad offerir libami | a un'ara m'appressai, per fare offerte | agli Dei, che lontani i mali tengano. | E un'aquila fuggir verso l'altare | di Febo veggo. Pel terrore, amici, | muta rimango. Ed ecco, con grande impeto | d'ali, piombare scorgo uno sparviere, | che con gli artigli il capo le dispiuma: | e quella, altro non fa che rannicchiarsi | e abbandonarsi. Tali auspicî, e me | che vidi, e voi che udite sbigottiscono. (Eschilo)