Arianna Becheroni

attrice italiana (2004-)

Arianna Becheroni (2004 – vivente), attrice italiana.

Citazioni di Arianna Becheroni

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  Citazioni in ordine temporale.

  • [«Il colpo di fulmine per la recitazione è avvenuto [...] con il teatro. Era una bambina...»] Mia mamma mi ha portato a recitare per la prima volta quindi devo ringraziare lei. Ero una ragazzina molto energica, avevo bisogno di un sport dove sfogarmi: avevo tanta, tanta agitazione. Ho provato ad andare a cavallo e l'animale si è imbizzarrito e sono caduta, poi ho provato il nuoto ma avevo paura della linea del fondo: immaginavo ci fosse uno squalo che mi mangiava. Ero molto spigliata, facevo i video in cui parlavo al mio pubblico, mia mamma ha pensato che potessi provare con la recitazione. Ho iniziato a sette anni e non ho più mollato, quando ero piccola ho promesso a mio papà che avrei vinto l'Oscar...[1]

Intervista di Chiara Del Zanno, rollingstone.it, 28 aprile 2022.

  • Devo essere sincera? Nella mia vita non ho mai sentito questa grande distinzione tra uomo e donna. Io mi sento a mio agio nel mio mondo, non ho mai avvertito qualche tipo di prevaricazione. È stato giusto lottare per questo, ma nella mia quotidianità mi sento bene. [...] Forse è l'ingenuità dei miei 17 anni. O forse non so ancora come funziona davvero questo mondo.
  • Io ho un'idea forte dell'attore sacro. Ultimamente mi sembra che per far carriera si accetti di tutto, che si mostri molto il proprio fisico e ci si metta a fare troppo gli influencer. Ma io penso ancora che un attore sia un attore, punto. Questa sacralità dell'arte forse si è persa, ma a me non piace mostrare il mio corpo se non è necessario. Vorrei che le persone dicessero prima "Arianna è brava" e non "Arianna è bella e ha un bel sedere".
  • Credo che ognuno debba crescere con i suoi tempi, forzare la crescita non è una cosa bella. È giusto anche essere ingenui, c'è un tempo per tutto.
  • Penso che fosse molto più bella in passato. Milano è sempre stata business, si vive quando ci sono i soldi. Quindi la città da bere, quella notturna, oggi si è un po' persa. Questa è una Milano nuova, più alla portata di tutti e forse per questo meno affascinante.

Valerio Berra, open.online, 21 maggio 2022.

  • Non mi imbarazza il rapporto con la macchina da presa. Più è vicina a me, più mi sento a mio agio.
  • [Sugli anni 1980] [...] la spensieratezza e il coraggio di osare. Si esagerava in tutto, nei look e nella musica. [...] un periodo in cui eri libero di tirare fuori tutto te stesso senza troppa paura dei giudizi degli altri.
  • [«Pensi di aver rinunciato alla tua adolescenza per questo lavoro?»] Sì. È un percorso impegnativo che parte da piccoli. Bisogna studiare fin dall'adolescenza. Questa è la mia strada ed è quello che voglio fare. Nel periodo in cui sono sul set lavoro, quello in cui non sono sul set invece vivo con più spensieratezza.

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