Antonella Salvucci

attrice, giornalista e conduttrice televisiva italiana

Antonella Salvucci (1975 – vivente), attrice e conduttrice televisiva italiana.

Antonella Salvucci (2011)

Citazioni di Antonella Salvucci modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • [«Il tuo punto di riferimento artistico?»] Come attrice è sicuramente la Loren e la sua interpretazione unica ne La ciociara, che resta una pietra miliare nella storia del cinema mondiale [...]. La stimo molto anche come donna, per l'intelligenza delle sue scelte, per la sua scalata fino agli alti vertici mantenendo la stessa umanità e umiltà oltre che equilibrio, restando fedele accanto al suo uomo e attaccata ai valori tradizionali della famiglia.[1]
  • [«La sua bellezza l'ha mai ostacolata?»] Sì, e in un certo senso, continua a farlo. La bellezza è un'arma a doppio taglio perché, se in un primo momento ti apre molte porte, subito dopo ti costringe a dimostrare il doppio per renderti credibile agli occhi di chi continua a vederti solo come un involucro.[2]
  • [«È spesso stata definita "l'antivelina", che ne pensa?»] Interpreto questa frase in modo positivo. Probabilmente ho finalmente fatto capire che non sono solo un bel corpo ma anche, e soprattutto, un'artista.[2]
  • [«Possiamo dire che una [tua] caratteristica è l'estrema sensualità?»] È vero. Me lo riconoscono in tanti. Mi ricordo che quando ero piccola, mia cugina mi fece una foto a 8 anni e mia madre si spaventò perché vide qualcosa che io non vedevo. Mentre, nella vita sono tutt'altro. Sono di un’estrema semplicità, sono amica di tutti. La recitazione mi ha aiutato in questo.[3]
  • [«Non solo attrice ma anche conduttrice, quale ruolo preferisci?»] Ma fare la conduttrice è sempre stato un ruolo per me, il mio ruolo preferito e più frequentato. Molti registi mi hanno voluto in questo ruolo. Se penso a Paolo Sorrentino, lui ad esempio non sapeva che avevo avuto esperienza in questo campo e in un provino mi disse: "Prendi questa penna, fa' finta che sia un microfono e improvvisa". Con lui poi feci L'amico di famiglia. Per me la conduzione è una seconda natura, non c'è copione, sono spontanea. La recitazione è più lenta, mentre nella conduzione c'è l'adrenalina a mille.[3]
  • Ho iniziato come fotomodella chic apparendo in tante copertine di successo, somigliando molto a Catherine Deneuve, ma il mondo della moda è "freddo". Essendo molto socievole, preferendo essere al centro dell'attenzione e volendo dare di più, sono diventata presentatrice. È successo per caso. Mancando il presentatore ad una sfilata, l'ho sostituito con successo ed ho capito che quello era ciò che mi piaceva fare.[4]

Antonella Salvucci: "Lavorare come attrice mi fa conoscere più da vicino la meravigliosa macchina del cinema"

Intervista di Fabrizio Bettinelli, gentevip.it, 7 novembre 2015.

  • È sempre un'emozione alla quale non ci si abitua mai essere su un Red carpet ed in particolar modo davanti ad una moltitudine di fotografi che chiamano il tuo nome, si dovrebbe dare un premio a loro per il lavoro instancabile che fanno e per come sanno valorizzare eventi e personaggi!
  • Ti senti sempre fortunata e privilegiata nel far parte delle fiction di cui sei tu la prima fan, l'orgoglio aumenta anche quando rimandano in onda le puntate e molte più persone a ripetizione possono vederti e fare commenti o inviare complimenti sinceri. Questo ti ripaga delle ore passate in camerino ad attendere la tua scena, giornate dove dimentichi perfino il tuo nome, vita sociale azzerata.
  • [«Essere attrice e presentatrice sono due mondi opposti: una recita e l'altra intervista, come vivi questa singolarità? O hanno molte cose in comune?»] Sì.. sono due mondi opposti ma sempre una bella palestra, l'uno dà linfa vitale all'altro. È soprattutto terapeutico per me presentare, in quanto entro totalmente nel ruolo, ne prendo la gestualità ed il ritmo con una mente bionica nel cercare di coprire tutti i vuoti ed ovviare agli imprevisti. Questo poi mi aiuta sui set nell'essere elastica, duttile nel recepire e reinventare all'occorrenza l'intenzione del mio personaggio. Lavorare come attrice mi dà modo di conoscere più da vicino la meravigliosa macchina del cinema, i metodi dei diversi registi in modo da poter fare, quando li intervisto, domande più originali e appropriate.

Antonella Salvucci, una vita in scena

excellencemagazine.luxury, 29 luglio 2020.

  • [«Antonella, recitare è una passione o un lavoro?»] È una infinita passione quella che mi guida e che mi fa vedere sempre la luce nonostante le difficoltà, anzi i momenti negativi li imprimo nella mia memoria emotiva in modo da poterli tirare fuori nel momento in cui interpreto un personaggio a cui dare diverse sfaccettature.
  • [«Tante esperienza in Italia e negli Stati Uniti, quali differenze e quali diverse opportunità hai trovato nel modo di fare cinema?»] Noi italiani siamo maestri nel saper creare storie con un certo cuore che appassionano e commuovono globalmente, di contro gli Stati Uniti basano molto le loro opere cinematografiche sull'uso di effetti speciali avendo padronanza di grandi mezzi ed il loro cinema può risultare spettacolare è di grande impatto visivo. Per quello che ho notato sia gli americani, che il mondo in genere, ha sempre guardato all'Italia come ad una grande scuola per la sua artigianalità ed autenticità.
  • [«Sentiamo parlare spesso di transfert tra l'attore e il personaggio che rappresenta, ti è mai accaduto?»] Si, c'è un grande lato di immedesimazione in ogni personaggio che si affronta, a me è un po' capitato nel primo film da protagonista, diretto da Aurelio Grimaldi LEducazione Sentimentale di Eugenie dove ero una nobildonna del '700 e devo dire che quella grazia, quella gestualità e quelle movenze proprie dei nobili erano un po' già congenite in me, ma mi hanno ancora di più ingentilito ed influenzato positivamente, sono piccoli dettagli che rubi ai tuoi personaggi ma di certo non mi è mai successo di non volere più uscire da un personaggio come nel caso di Juliette Binoche nel film di Abel Ferrara Mary.

Antonella Salvucci: l'intervista

Monica Camozzi (a cura di), artandglamour.it, 27 settembre 2022.

  • Non mi sono mai sentita bella, da piccola ero molto magra ma già intenzionata a fare l'attrice. Avevo letto su un giornale che una ragazzina magra e minuta quanto me aveva recitato nel ruolo di Olivia [la segaligna girl di Braccio di Ferro, ndr].
  • Per fare l'attore non basta la bellezza, anzi, è spesso un deterrente, vige il luogo comune che troppa bellezza sia poco associata al talento.
  • [...] ricordo Lina Wertmüller che mi tagliò la frangetta e mi fece le sopracciglia alla Loren. Lei curava tutto, ogni dettaglio, anche i fili della corrente. Ti insegnava la grandezza e l'umilità.
  • Bellissimo, il mio ricordo legato a Bollywood: non ci volevo andare, perché l'India rimane un paese pericoloso sotto certi aspetti per una donna occidentale, mi ha convinta il mio manager. Invece è stata un'esperienza grandiosa, a tratti surreale, mi trattavano come una divinità, mi accarezzavano i capelli, mi infilavano le scarpe! E l'attitudine era sempre pacifica, con l'eterno namasté.
  • [«Un attore finge anche nella vita?»] Un attore non finge! Si svuota e riempie il contenitore con il personaggio. Devi levare ogni blocco, ogni maschera. Lo studio è costante, anche e soprattutto su te stesso. Nella vita, io sono la persona più sincera e schietta del mondo!

Citazioni non datate modifica

Intervista a Antonella Salvucci

photomodelfashion.altervista.org.

  • Il Teatro è una forma d'arte completa ed affascinante, s'impara anche solo guardando gli altri ed il modo in cui plasmano il proprio personaggio, personalizzandolo con tante sfumature per renderlo sempre più vivo, fino ad arrivare al giorno della prima.
  • Mi trovo molto più bella ora a 32 anni che quando ne avevo 20 e, un po' come succede a quell'età, ero spinta da una grande ansia di crescere e dimostrare a tutti la mia personalità che, a volte, eccedevo col trucco, con gli abiti eccentrici, i capelli biondo platino, ora ho trovato la mia dimensione ideale, look minimal condito sempre da un tocco di classe. Ormai tutte le donne sono belle [...]
  • [«Cosa non sopporti degli uomini?»] Il fatto che partano con grandi slanci emozionali, gesti carini e grandi progetti e poi si adagino nel rapporto come se tutto gli fosse dovuto. È un peccato perché nell'amore come nell'amicizia c'e bisogno di uno scambio naturale e reciproco di energie e del pepe che alimenti la passione e la fantasia. Se provi però a stuzzicarli per indicargli la direzione pensano che vuoi rinfacciargli le cose e scappano.
  • Il mio è stato un percorso un po' anomalo, non ho seguito una linea rigida, non ho disdegnato le contaminazioni artistiche passando dalla conduzione tv alla pubblicità e al cinema. Tutte queste esperienze mi hanno dato una visione più ampia, mi hanno messa alla prova permettendomi di crescere e conoscere meglio le mie potenzialità ed i miei gusti.

Note modifica

  1. Dall'intervista di Anna Maria Carucci, Antonella Salvucci: "Anche nel mondo dello spettacolo nascono vere amicizie, non c'è solo rivalità", gentevip.it, 1º giugno 2014.
  2. a b Dall'intervista Antonella Salvucci: «Io antivelina? Ne sono fiera. È Sorrentino il mio maestro», torinocronaca.it, 22 aprile 2017.
  3. a b Dall'intervista di Melania Baroncini, Antonella Salvucci: il mio successo tra l’Italia e gli Stati Uniti, velvetcinema.it, 23 novembre 2018.
  4. Dall'intervista di Manuel Mancini, Antonella Salvucci: attrice, presentatrice e cantante, è questo ed altro!, lavolpemagazine.wordpress.com, 1º luglio 2021.

Filmografia modifica

Altri progetti modifica