Annarosa Buttarelli

filosofa, docente e saggista italiana (1956-)

Annarosa Buttarelli (1956 – vivente), filosofa, docente, saggista e ricercatrice italiana. 

Annarosa Buttarelli nel 2018

letture.org.

  • Al di là di ogni ragionevole dubbio e come accenno in Sovrane, una grandiosa archeologa Marija Gimbutas ha pubblicato le prove che fino al 3500 a.C. nell’Europa occidentale è esistita una civiltà pacifica, ugualitaria, portatrice di una spiritualità fortemente legata alla terra. Era una civiltà in cui la Grande Madre e la sua cultura guidavano i popoli in una convivenza pacifica. Per cui posso rispondere che sì, fino a un certo punto nell'antica Europa la convivenza tra donne e uomini originava la società. Ma poi è accaduto che sono arrivati gli indo-europei e così la violenza delle culture maschili ha avuto la meglio e si è instaurato quello che è stato chiamato patriarcato che, certo, ha dato origine ad altre società dove la convivenza tra donne e uomini non è più stato il fondamento.
  • Le logiche monosessuate al maschile si sono imposte sempre con la violenza brutale. La risposta è semplice, ma non semplicistica. L'inclinazione delle donne alla non belligeranza e alla ricerca e al presidio della giustizia e della vita, è stata malintesa: gli uomini hanno creduto che fosse debolezza e sentimentalismo insulso. In realtà, sappiamo bene ormai, che il potere si costituisce violentemente, ma c'è violenza e violenza. Le logiche monosessuate al maschile, il cosiddetto "fallologocentrismo" oltre che imporsi con un atto di ingiustizia radicale, la negazione misogina dell'intelligenza femminile, si è imposto con la violenza brutale sui corpi delle donne e sulla loro segregazione al di fuori della politica e dei luoghi di cultura.
  • L'autorità a radice femminile si manifesta con la forza di legame, con la cura della parola, con il prendersi cura di tutto ciò che vive, o che sta morendo per logica propria, con la testimonianza della priorità della violenza dell'amore rispetto a ogni altra violenza, con la capacità di riconoscere e rispettare l'alterità, con il desiderio di mettere al mondo ancora, nonostante tutto, vite umane. Insomma l'autorità a radice femminile è generativa e conservativa della vita in tutte le sue forme, materiali, spirituali, psichiche. Speriamo che gli uomini trovino presto un limite alla loro invidia dell'autorità generativa femminile da loro intesa solo letteralmente come capacità di partorire fisiologicamente.

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