Anna Danesi

pallavolista italiana (1996-)

Anna Danesi (1996 – vivente), pallavolista italiana.

Anna Danesi (2021)

Citazioni di Anna Danesi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • [«Anna Danesi per due stagioni è stata la regina dei muri del campionato italiano [...]. Qual è il suo segreto?»] Io adoro cercare di capire cosa vuol fare il palleggiatore avversario, provare a entrare nella sua testa. Per me è la sfida più divertente, all'interno di una partita. A volte mi riesce, altre non ci capisco nulla. Diciamo che, per prima cosa, mi aiuta molto analizzare i video degli avversari, partendo dalle indicazioni che ci fornisce il nostro allenatore. Ad esempio se so che un alzatore tende a giocare ad esclusione, ovvero a non ridare la palla ad una sua attaccante che si è appena presa una murata, cerco di prepararmi in anticipo per muovermi dalla parte opposta. Se però mi accorgo che la palleggiatrice sta cambiando tattica rispetto a quanto abbiamo studiato, a un certo punto mi lascio guidare dall'intuito e mi fido dei miei piedi [...]. Infine è importante per me valutare il momento del set o della partita in cui ci si trova. Ad esempio durante gli scambi decisivi so che il pallone, se dall'altra parte della rete c'è Paola Egonu, molto probabilmente andrà a lei. Ci sono delle volte che sbaglio alla grande le valutazioni, ma in quei casi ci pensa il mio libero [...] a risolvere tutto [ride, ndr]. È il bello del gioco di squadra.[1]
  • Il muro è una sfida nella sfida. Resta il fondamentale della pallavolo che, in assoluto, mi piace di più.[1]
  • [«Come si gestisce da capitana uno spogliatoio come quello azzurro?»] Come qualsiasi altro, la differenza è che in nazionale rappresento e rappresentiamo come squadra tutto il movimento. Nel club rappresenti la società, qui rappresentiamo tutte le bambine che giocano a pallavolo.[2]

Intervista di Riccardo Romani, vanityfair.it, 15 ottobre 2022.

  • [«[...] non è il tipo che prima delle partite si infila le cuffiette per isolarsi dal mondo?»] Me le infilo a volte perché lo fanno le altre. Se dove mi giro non c'è nessuno con cui parlare, non ho scelta. Però prima di ogni gara io preferisco parlare con qualcuno. Non necessariamente di pallavolo, anche se finisce che discuto di tattica con il nostro terzo allenatore. Analizzo i punti chiave, le cose da fare, insomma metto a punto gli ultimi dettagli. [«Una perfettina»] Eh sì, me lo dicono, non solo per la pallavolo. Sono una che ama fare le cose per bene. Mi ci impegno al massimo o lascio perdere subito.
  • [«Parliamo del muro. Per arrivare al top mondiale in questo fondamentale, che tipo di carattere serve? Voglio dire, i portieri nel calcio sono quelli un po' matti. Lei invece?»] Beh, devi sapere osservare, studiare con cura le tue avversarie. Ecco, devi un po' saper leggere i loro pensieri. Il problema è che ci sono pochi secondi per reagire. Tutte quelle analisi cerebrali si riassumono in una specie d'istinto che ti permette di fare il gesto che serve.
  • In squadra [...] siamo unite da un obiettivo comune, a volte non è necessario essere amiche per la pelle, io cerco di farmi i fatti miei per evitare questioni. Ma spiegare all'esterno come funziona la chimica di una squadra, non è facile.
  • [...] per anni andavo in giro con le spalle incurvate per sembrare più bassa. Ci soffrivo. Adesso finalmente mi godo la mia statura, guardo gli altri dall'alto in basso... La pallavolo ha fatto tanto anche per la mia autostima.
  • Nel nuoto, nel tennis, nella ginnastica e nella pallavolo, si stanno raggiungendo traguardi sensazionali. Eppure se apri la Gazzetta si parla solo di calcio. Per il Mondiale vinto dall'Italia maschile del volley, c'era un riquadrino in prima. Per carità, il calcio va rispettato, ma anche le dovute proporzioni andrebbero rispettate. Per intenderci, il calcio maschile non si è neppure qualificato per i due ultimi Mondiali... Le faccio un altro esempio, la pallavolo femminile è lo sport più praticato in Italia dalle adolescenti. Avrà pure un valore che andrebbe riconosciuto? E le confesso che andare in campo con questa maglia e sapere che tante ragazzine ti guardano sognando di essere al tuo posto è proprio una cosa che mi gasa.

Intervista di Tommaso Guaita, ultimouomo.com, 6 marzo 2025.

  • [«La tua vita è cambiata dopo l'Olimpiade?»] Nei primi due o tre giorni dopo la vittoria è stato incredibile. In aeroporto mi riconoscevano tutti e la sensazione era davvero insolita, visto che sono abituata a passeggiare tranquilla senza nessuno che si accorga di me. Al massimo mi notano perché sono alta un metro e novantasei. Nei mesi successivi io e le mie compagne abbiamo fatto qualche ospitata tv, siamo state invitate spesso a parlare a delle premiazioni, ma niente di sensazionale. [...] In generale dopo Parigi la mia vita è rimasta la stessa, soprattutto fuori dal mondo della pallavolo, perché durante le partite c'è ancora molta gente che viene al palazzetto per vedere me, Myriam, Paola e Alessia perché abbiamo vinto l'oro. Di sicuro quando ho delle giornate negative, dopo una sconfitta o un allenamento che va meno bene di quanto vorrei, mi ricordo di essere una campionessa olimpica e la cosa mi tira parecchio su di morale. Aver vinto l'oro mi ha resa più consapevole e sicura.
  • Quando ho giocato a Conegliano ho visto che livelli vengono raggiunti da quelle parti e se non riesci a fare come loro per forza di cose rimani indietro.
  • [«Dimmi il tuo sestetto ideale con cui andresti a vincere tutto...»] [...] non voglio includere le mie compagne al Vero Volley, altrimenti riprodurrei la mia squadra al cento percento. Il mio dream team sarebbe questo: Wołosz come palleggiatrice, la serba Tijana Bošković come opposto, poi Sara Fahr centrale, Gabi in banda, Moki De Gennaro libero e infine Arina Fedorovceva, una schiacciatrice russa [...] che mi piace molto. Per l'altro ruolo di centrale schiererei Anna Danesi, ci sarebbe da divertirsi.
  • [«Meglio un punto a muro o una schiacciata?»] Rispondo sempre muro, è troppo facile con me. Poi dipende dal momento della partita, ma adoro murare. Mi piace perché dietro c'è una grande preparazione psicologica e con il gioco veloce di adesso è sempre più difficile capire in anticipo le scelte delle avversarie, ma amo l'idea che il mio cervello sia un passo avanti rispetto al corpo.
  1. a b Dall'intervista Chi è l'alzatrice più imprevedibile al mondo? Anna Danesi lo rivela, volleyballworld.com, 16 novembre 2023.
  2. Dall'intervista di Simone Corbetta, Pallavolo Storie&Personaggi – Anna Danesi: 'Io capitana delle Azzurre', ivolleymagazine.it, 7 giugno 2024.

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