Angelo Mai
cardinale, teologo e filologo italiano
Angelo Mai (1782 – 1854), cardinale, teologo e filologo classico italiano.
Citazioni su Angelo Mai
modifica- Italo ardito, a che giammai non posi | di svegliar dalle tombe | i nostri padri? ed a parlar gli meni | a questo secol morto, al quale incombe | tanta nebbia di tedio? (Giacomo Leopardi)
- Ora noi possiamo dire che, se l'avanzamento della critica ha corretto qualche opinione e qualche interpretazione del Mai, la scienza filologica deve tuttavia a lui più che ad alcun altro erudito di questo secolo. (Francesco Moroncini)
- Quando ridonò al mondo i libri «De Republica» di Cicerone, quantunque imperfetti, da un capo all'altro di Europa fu un grido di ammirazione. Al valore letterario dell'opera si aggiungeva la sua importanza politica, essendo un documento solenne del modo con cui Cicerone ed altri grandi romani pensavano circa la miglior forma di governo. La dottrina sulla divisione dei poteri insegnata in queste pagine antiche, e il principio di una giustizia astratta, superiore alla forza e alla prepotenza dei re, erano indicate come pericolose utopie, sorelle di quelle sediziose dottrine che avevano fatto versare tanto sangue in Europa. Poco mancò che il Mai non fosse posto fra i perturbatori dell'ordine pubblico. (Francesco Moroncini)
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