André Gorz

filosofo e giornalista francese (1923-2007)

André Gorz (1923 – 2007), filosofo e giornalista francese.

Dorine e Gérard Horst, alias André Gorz

Citazioni di André Gorz

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  • Perché l'ordine attuale non sia minato alle sue fondamenta è meglio che queste cose non si sappiano. Si dirà alla gente che il lavoro rischia di mancare, invece di chiarire che non occorre più ammazzarsi di lavoro. Si dirà alla gente che il mostro della disoccupazione incalza, invece di spiegarle come e perché avremo sempre più tempo libero. Si presenteranno le promesse dell'automazione come minacce al posto di lavoro, si tenterà di aizzare i lavoratori ad azzuffarsi tra loro per i rari posti di lavoro residui invece di spingerli a lottare insieme per un'altra razionalità economica. La disoccupazione, in effetti, non è solo una conseguenza della crisi mondiale: è anche un'arma per ristabilire l'obbedienza e la disciplina nelle imprese... Una cosa è certa ormai: nessuno farà carriera nel mestiere che ha appreso: questo mestiere sarà trasformato, semplificato, dequalificato, unitamente soppresso dalla microelettronica. Siamo tutti, potenzialmente, in soprannumero.[1]
  • Questi dati contrastano in modo evidente con le posizioni di chi continua a sostenere che la disoccupazione finirà per essere riassorbita grazie alla ripresa della crescita economica. I fatti si incaricano di smentire simili ottimistiche previsioni... Nell'era dell'automazione la crescita cessa di essere generatrice di occupazione, anzi spesso la distrugge. La maggior parte delle industrie, in effetti, può già produrre di più riducendo il proprio personale e in futuro queste potenzialità aumenteranno... Un intero periodo storico sta dunque per tramontare: quello in cui il lavoro umano era alla fonte di ogni ricchezza. In gestazione da 25 anni, la terza rivoluzione industriale è cominciata... Essa rompe il legame tra la crescita della produzione e quella dell'occupazione e mette a mal partito uno dei dogmi keynesiani, secondo cui il rilancio degli investimenti riduce la disoccupazione. Keynes è morto e con lui sono morte le politiche del pieno impiego. La questione che si pone attualmente è questa: la terza rivoluzione industriale condurrà alla società della disoccupazione o a quella del tempo libero? Libererà gli uomini dai lavori alienati o li alienerà ancora di più con l'inattività forzata? Porterà a una nuova età dell'oro in cui si lavorerà sempre meno pur disponendo di una massa crescente di ricchezze o finirà per condannare alcuni alla disoccupazione e altri all'improduttività? (da Jobless Growth)[2]

Incipit di Lettera a D. Storia di un amore

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  • Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie.
  1. Citato in Domenico De Masi, Mappa Mundi, Rizzoli, pp. 685-686. ISBN 978-88-17-07949-5
  2. Citato in Domenico De Masi, Mappa Mundi, pp. 684-685.

Bibliografia

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  • André Gorz, Lettera a D. Storia di un amore, traduzione di Maruzza Loria, Sellerio, Palermo, 2008. ISBN 883892290X

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