Alessandro Guidi
poeta e drammaturgo italiano
Alessandro Guidi (1650 – 1712), poeta e drammaturgo italiano.
Citazioni su Alessandro Guidi
modifica- È singolarmente celebre, anche per certe libertà metriche, che allora parvero gran che, l'ode alla Fortuna, in cui, come tutti i fortunati, il poeta si mostra stoicamente indifferente ai favori e agli oltraggi della volubile Dea. L'Alfieri giovine, scioperato ed errante, sentì leggersi cotesta poesia a Lisbona dall'abate di Caluso. E gli parve cosa altissima, e pianse e si esaltò, e si vergognò di sé. Su noi moderni non farebbe davvero tanto effetto. (Eugenio Donadoni)
- Vicino al sepolcro del Tasso è quello del poeta Guidi, che volle giacere prope magnos Torquati cineres, come dice l'iscrizione. Fece molto male. Non mi restò per lui nemmeno un sospiro. Appena soffrii di guardare il suo monumento, temendo di soffocare le sensazioni che avevo provate alla tomba del Tasso. (Giacomo Leopardi)
- Certo, se ad Alessandro Guidi fosse toccato di vivere in seno di una nazione forte e gloriosa, non ostante la poca fecondità e vastità di pensieri, io non so bene a qual grado di eccellenza non sarebbe salita la lirica sua; perché costui propriamente sortì da natura l’os magna sonaturum, e ce ne porge sicura caparra la sua canzone alla Fortuna.
- Fiorirono in tale intervallo [dal Cinquecento al secolo XVII]] tre ingegni eminenti che forse mantennero alla lirica nostra una spiccata maggioranza su quella d'altre nazioni. Ognuno, io penso, à nominato ad una con me il Chiabrera, il Filicaja ed il Guidi.
- Nel Guidi allato a concetti ed a sentimenti spesso comuni e rettorici, splende una forma non superabile di novità, di bellezza e magnificenza.
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