Piersandro Pallavicini

chimico e scrittore italiano
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Piersandro Pallavicini (1962 – vivente), scrittore e ricercatore universitario italiano.

Incipit di alcune opere

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African Inferno

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Sono le sei e mezza, la sveglia del cellulare suona e io, che non dormivo, butto fuori un braccio dal letto e la interrompo al primo squillo.
Va così, in questo periodo. Va che alle cinque, cinque e mezza, mi sveglio qualche volta piangendo qualche altra urlando, e chi lo sa che sogno stavo facendo. Non me lo ricordo mai. Ma che dipenda o meno da questi sogni che non riesco a ricordare, quel che succede è che poi, nella confusione per così dire nerastra che ho in testa appena uscito dal sonno, rintanato sotto il piumone nella mia stanza ghiacciata, nel silenzio di questa parte della città che chiamano ancora centro e che invece è già campagna, i pensieri che durante il giorno stanno distanti e chiusi nel sottovuoto della ragione fanno cortocircuito.

Riviste anni '90

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Se si guarda indietro, alla manciata d'anni che traghettarono i rutilanti eighties nei dubbiosi e confusi novanta, e si ferma lo sguardo sulla narrativa italiana, ci si accorge che qualcosa è successo, e che questo qualcosa ha a che fare con Pier Vittorio Tondelli. Dopo un decennio, i settanta, di tanta "politica totale", di tanta poesia noiosa e tristemente "impegnata" e di poca (spesso brutta) narrativa, è stato proprio lo scrittore emiliano a mostrare, in anni comunque ancora dominati da un'idea alta della letteratura e della figura dello scrittore, come nei libri potesse invece entrare lo spirito di chi era allora ragazzo, le sue storie e, più ancora, i suoi "materiali formativi".

Romanzo per signora

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Martedì mattina

Siamo a pochi chilometri da Ventimiglia. Marciamo in autostrada oltre il limite di velocità. È aprile, quasi mezzogiorno, il sole è alto nel cielo. Ho settantatré anni. Questo numero, settantatré, mi attraversa i pensieri in un lampo accecante. Come ogni giorno, come ogni ora. Ma in questo tratto c'è traffico, sono in corsia di sorpasso, ci sono da controllare i camion, la distanza dal guardrail, gli abbaglianti dei falchi nel retrovisore. E l'altro numero, gli anni che ragionevolmente mi restano da vivere, per una volta riesco a tenerlo lontano.
"Pino marittimo, oleandro", dice la Franca. Cioè mia moglie. "Oleandro. Palma. Pino."
È qui davanti, sul sedile del passeggero. Col Persegàti si diverte a contare la vegetazione ornamentale lungo l'autostrada. Roba da dislocazione della mascella per le risate, no?

Bibliografia

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