Adam Philippe de Custine
generale francese
Adam Philippe de Custine (1740 – 1793), generale francese.
Citazioni su Adam Philippe de Custine
modifica- Chiamato a Parigi qualche giorno dopo la capitolazione di Condé, egli vi si ritrovava allora, quando v'arrivò la duplice novella della dedizione[1] di Magonza e di Valenciennes. Accusato tostamente dal Comitato di Pubblica Salute, fu gittato nella Badia; e indi a un momento appresentato innanzi al tribunale rivoluzionario, fu spacciatamente mandato al patibolo, come convinto di avere avuto colpevoli intelligenze co' nemici della Repubblica.
Ma il Custine moriva da forte, protestando sino alla fine esser egli innocente. Però, innocente o reo che si fosse, la sua morte era per tutti i generali una terribile ammonizione, dovendo d'ora in poi la loro testa rispondere de' successi, e soprattutto, della lor cieca sommissione al governo rivoluzionario. (Louis Vivien de Saint-Martin)
- I numerosi sbagli militari del Custine, durante il suo comando sul Reno, gli avevano certamente meritato gravi rimproveri; ma i più pericolosi nemici se gli era egli creati per la freddezza del suo repubblicanismo, pel disprezzo ben poco dissimulato contro la turba degli sbracati, e per qualche mal sonante parola contro il Marat e il Robespierre. (Louis Vivien de Saint-Martin)
- La morte ch'ei tante volte avea disprezzata sul campo di battaglia, lo spaventò quando sentì di doverla incontrare sopra un palco per mano di un carnefice. Andò al supplizio con rassegnazione cristiana e con divoti sentimenti; il che eccitò in quegli irreligiosi tempi la maraviglia e le beffe di molti. (Lazzaro Papi)
Note
modifica- ↑ resa.
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