Williams FW07
Citazioni sulla Williams FW07.

Citazioni
modifica- A quel tempo ero impegnato nello sviluppo della monoposto in galleria del vento. Avevamo la FW06 a fondo piatto ed avevamo la FW07 che racchiudeva tutte le conoscenze della Williams relativamente ad una vettura ad effetto suolo. La portammo a Londra, all'Imperial College, e la provammo nella galleria del vento. Tutti gli indicatori sembravano inceppati, bloccati. Noi li colpivamo con le dita, tanto per cercare di sbloccarli, quando capimmo che, in realtà, i valori che stava facendo segnare la monoposto non rientravano in quelli misurabili dagli strumenti. Fu incredibile constatare quale passo avanti facemmo passando dalla vettura a fondo piatto a quella ad effetto suolo. (Ross Brawn)
- Ci accorgemmo presto che la FW07 era una vettura potenzialmente molto competitiva. Dopo il debutto in Spagna nel 1979, Clay Ragazzoni fu secondo a Montecarlo dietro la Ferrari di Scheckter, e concluse quel mondiale terzo dietro a Jody e a Gilles Villeneuve. Ma avevamo problemi di affidabilità. Già in Belgio andammo al comando con Jones ma ci fermò un problema all'impianto elettrico. Da metà stagione riuscimmo a mettere tutto insieme nel migliore dei modi e iniziammo a vincere: Clay Regazzoni vinse a Silverstone e Alan centrò altri quattro successi prima di fine anno. Eravamo pronti per combattere per il titolo l'anno successivo.
- La forza della FW07 era una buona gestione dell'effetto suolo. Non abbiamo inventato niente: la Lotus era velocissima grazie a quel sistema già nel '77 e imprendibile un anno dopo con Andretti campione. [...] Ebbi la fortuna di sapere che il team di Chapman aveva utilizzato a livello aerodinamico un tunnel in scala ridotta all'Imperial College, a Londra. Prendemmo anche noi quella strada e capimmo subito dai numeri che il sistema era quello che serviva per essere protagonisti nel futuro. Era il periodo delle minigonne: scorrevoli; poi fisse; quindi gradualmente ridotte in efficacia fino a essere bandite concludendo così un'epoca tecnica in F1. E ci trovammo tutti in piena era turbo.
- [«Clay Regazzoni e Alan Jones furono i primi piloti della FW07. Chi dei due fu più decisivo a livello di sviluppo tecnico?»] Per essere sinceri: lo sviluppo di una monoposto lo fanno gli ingegneri, non i piloti. E noi in Williams non facevamo differenza. E poi Alan Jones non era proprio un pilota molto dedicato ai test [...]. Era più dedicato Regazzoni [...]. La vera forza di Alan, quella che lo rese un tutt'uno con la monoposto, era la sua forza fisica. La FW07 non aveva servosterzo: in gara era massacrante e Alan era potente a livello di braccia, di polsi, di spalle.
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