Supercoppa UEFA 1984
10ª edizione della Supercoppa UEFA
Citazioni sulla Supercoppa UEFA 1984.

Citazioni
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Un inedito trofeo viene ad arricchire la sontuosa bacheca del calcio italiano. Manco a dirlo, è la Juventus a catturarlo, dopo una straordinaria prova di efficienza che si esprime dapprima nella sconfitta delle difficoltà ambientali (proprio quando tutt'Italia è paralizzata dalla neve, carovane di tifo bianconero solcano trionfalmente la penisola e celebrano a Torino la gran festa di Madama), e poi nella pacata, disarmante lezione di calcio inflitta a un Liverpool nient'affatto remissivo, come parte della critica – sbagliando – l'ha definito.
- Questa Supercoppa, in sé, non è motivo di gran vanto. [...] È diventata importante, questa edizione, per il rango delle due squadre chiamate a contendersela, sicuramente, al momento attuale, le due più prestigiose rappresentanti del calcio europeo di club. E la Juventus ha vinto limpidamente, smascherando i limiti del Liverpool, che è formidabile macchina da calcio, ma ammalata di monotonia, quindi prevedibile e smontabile con lampeggianti improvvisazioni.
- Gli automatismi dei «reds» sono stato travolti del geniaccio di Zibì Boniek, un polacco arrabbiato e incompreso, ma grandissimo. Boniek ha scaricato nella partita tutti i suoi livori. I vertici juventini non lo amano [...]. Boniek si sente tollerato, nonché oppresso dall'ombra scomoda di Platini, che è il più forte e il più coccolato. Si rifà, il polacco, nelle grandi occasioni, com'era questa recita seguita dalle televisioni di mezzo mondo.
Citazioni in ordine temporale.
- C'è da complimentarsi con la Juventus per motivi incrociati. Non soltanto la vittoria maturata alla distanza e conquistata con lo stile del polacco più intrepido della storia della pedata, un giocatore che ama le partite al diapason e che sembra fabbricato da madre natura per creare entusiasmi al diapason. Ma anche tutto ciò che lo ha preceduto, così da portare la Juventus, società tetragona agli scoramenti, a piegare il maltempo che imperversava su Torino, ripresentando lo stadio spalato dalla montagna di neve che si era ammucchiata sugli spalti; e il terreno di gioco in condizioni quasi buone. Miracoli del calcio, ma li definirei miracoli della buona volontà di un sodalizio esemplare.
- Il Liverpool ha cercato di opporre alla Juventus la sua organizzazione, la Juventus ha risposto con un capolavoro di partita «italiana».
- Nel paesaggio di un match straordinariamente atletico, contro avversari micidiali sul fondo, è stato Boniek il dominatore. Ha confermato di possedere una grinta prodigiosa. Già, la grinta di Boniek, che è un carro armato dalle alte velocità. Potenza sgretolatrice. Difetterà di precisione, ma che affondi meravigliosi. Due gol ha segnato nella circostanza davvero più ardua, contro un Liverpool fisicamente maiuscolo, avrebbero tranquillamente potuto essere il doppio.
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