William Hazlitt

scrittore, pittore e saggista britannico

William Hazlitt (1778 – 1830), scrittore, saggista e critico letterario britannico.

William Hazlitt

Citazioni di William Hazlitt modifica

Well, I've had a happy life.[1]
  • Bentham è una di quelle persone che dànno ragione al vecchio adagio: "Non v'è profeta in patria". Egli è famoso all'estero; e la luce del suo intelletto si riflette, con accresciuto splendore, dall'altra parte del globo. Il suo nome è scarsamente noto in Inghilterra, più noto in Europa, più che tutto è noto nelle pianure del Cile e nelle miniere del Messico.[2]
  • I suoi detti sono generalmente come le lettere delle donne: tutto il succo è nel poscritto.[3]
  • Il più piccolo dolore nel nostro mignolo ci preoccupa e c'infastidisce di più della distruzione di milioni di nostri simili.
The least pain in our little finger gives us more concern and uneasiness, than the destruction of millions of our fellow-beings.[4]
  • L'arte di piacere consiste nell'essere soddisfatti.
The art of pleasing consists in being pleased.[5]
  • L'arte di riuscire simpatico consiste nel trovare simpatici gli altri.[6][7]
  • L'ingegno è il sale della conversazione, non il cibo.
Wit is the salt of conversation, not the food.[8]
  • L'uomo è un animale che finge, e non è mai tanto se stesso come quando recita.[9][10]
  • La moda è la raffinatezza che corre davanti alla volgarità e teme di essere sorpassata.[11][12]
  • Nessun grande uomo ha mai pensato veramente a sé stesso in questi termini.
No really great man ever thought himself so.[13]
  • Non c'è nulla di buono da avere in campagna, o se mai c'è, non ve lo lasceranno avere.[14]
  • Non ci basta aver ragione: vogliamo dimostrare che gli altri hanno assolutamente torto.[11][12]
  • Non credo che si possa trovare niente che meriti il nome di società fuori di Londra.[15]
  • Più cose facciamo, più cose possiamo fare.
The more we do, the more we can do.[16]
  • Quando una cosa cessa d'essere oggetto di controversia, cessa di essere un oggetto d'interesse.
When a thing ceases to be a subject of controversy, it ceases to be a subject of interest.[17]
  • Quasi ogni setta del cristianesimo rappresenta una perversione della sua essenza in un compromesso con i pregiudizi del mondo.[18][10]
  • Quelli per cui il vestito è la parte più importante della persona finiscono in generale per valere tanto quanto il loro vestito.[19][12]
Coloro che fanno del vestito una parte principale di sé stessi finiranno, in generale, per non valere più dei loro abiti.[7]

Characteristics modifica

  • Avere una cattiva opinione degli uomini senza voler far loro del male è forse la forma più alta di saggezza e di virtù.[12]
  • È bene che non esista nessuno senza difetti: perché non avrebbe un solo amico al mondo.
It is well that there is no one without a fault; for he would not have a friend in the world. (66)
  • I soli che meritano un monumento non ne hanno bisogno.
Those only deserve a monument who do not need one. (388)
  • Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
The public have neither shame or gratitude. (85)
  • Il vero barbaro è colui che pensa che tutto sia barbaro tranne i propri gusti e pregiudizi.
The true barbarian is he who thinks every thing barbarous but his own tastes and prejudices. (333)
  • Le persone più silenziose sono di solito quelle che hanno la più alta opinione di sé.[12]
  • Se il mondo non servisse a nient'altro, è per lo meno un eccellente oggetto di meditazione. (302)[7]
  • Una qualità brillante dà lustro ad un'altra, o nasconde qualche difetto evidente.
One shining quality lends a lustre to another, or hides some glaring defect. (162)

Sketches and Essays modifica

  • Antipatie violente sono sempre sospette, e tradiscono una affinità segreta. (On Vulgarity and Affectation)[12]
  • La rabbia si alimenta con ogni genere di cibo. (On Wit and Humour)[10]
  • Le regole e i modelli distruggono il genio e l'arte. (On Taste)[10]
  • Nel crimine c'è dell'eroismo, come nella virtù. Il vizio e l'infamia hanno i propri altari e la propria religione.
There is a heroism in crime as well as in virtue. Vice and infamy have also their altars and their religion. (On Cant and Hypocrisy)
  • Non riusciamo a far niente bene finché non cessiamo di pensare alla maniera in cui lo facciamo. (On Prejudice)[12]

Table-Talk modifica

  • Dev'essere un'essenza concentrata, un rappresentante ben truccato e incipriato dei vizi, delle assurdità, dell'ipocrisia, della gelosia, dell'orgoglio e della presunzione del suo partito. Un individuo del genere, a forza di intrigare, darsi importanza e distribuire lodi sperticate, adulando i presenti, e denigrando gli assenti, prestandosi alle debolezze di alcuni, e incoraggiando le cattive inclinazioni di altri, in una società ristretta passerà per un grand'uomo. (Sulle istituzioni)
  • È impossibile odiare qualcuno che conosciamo. (On Criticism)[10]
  • L'ostinazione delle autorità costituite cresce di pari passo con la violenza e la stravaganza degli oppositori, e danno tutta la colpa alla follia e agli sbagli che loro stesse hanno provocato o aggravato. (Sulle istituzioni)
  • Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza. (Sulle istituzioni)
  • Le prime impressioni sono spesso le più vere, come scopriamo (non infrequentemente) a nostre spese, quando ce ne siamo fatti dissuadere da affermazioni plausibili o da azioni studiate.
First impressions are often the truest, as we find (not unfrequently) to our cost when we have been wheedled out of them by plausible professions or actions. (On the Knowledge of Character)
  • Nessun giovane può credere che un giorno morirà. (On the Feeling of Immortality in Youth)[12]
  • Non esiste animale più meschino, stupido, codardo, miserabile, egoista, malevolo, invidioso, ingrato del Pubblico. È il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di se stesso. (On Living to One's-Self)[7]
  • Per essere un capo o un dittatore deve essere diplomatico nella sfacciataggine e delicato nel lavoro più sporco. Non deve semplicemente conformarsi ai pregiudizi correnti, deve anche adularli. Non deve solo essere insensibile alle richieste di moderazione e di equità, deve gridare forte contro di esse. (Sulle istituzioni)
  • Quando sono in campagna vorrei vegetare come la campagna.
When I am in the country, I wish to vegetate like the country. (On Going on a Journey)
  • Un talento mediocre, con una costituzione morale un po' fiacca, è il suolo che produce i più brillanti esemplari di scrittori di saggi premiati, e di epigrammi greci. Non bisognerebbe dimenticare che il più ambiguo figuro[20] tra i nostri uomini politici moderni fu lo studente che più ebbe successo a Eton. (Sull'ignoranza delle persone colte)

Note modifica

  1. Citato in W.C. Hazlitt, Memoirs of William Hazlitt, 1867; citato in Elizabeth M. Knowles, The Oxford Dictionary of Quotations, Oxford University Press, 1999, p. 457. ISBN 0198601735
  2. Citato in Bertrand Russell, Storia delle idee del secolo XIX, traduzione di Clara Maturi Egidi, Mondadori, 1968, cap. 9, p. 136.
  3. Da Boswell Redivivus; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, 1927, n. 1385.
  4. Da American Literature — Dr. Channing, Edinburgh Review, ottobre 1829, ripubblicato in The Collected Works of William Hazlitt (1902-1904).
  5. Da The round table. Northcote's conversations. Characteristics, Bell & Daldy, 1871, p. 60.
  6. Da Dei bei modi.
  7. a b c d Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  8. Da Lectures on the English Comic Writers, On Wit and Humour, 1819.
  9. Da Notes of a Journey through France and Italy, 1826.
  10. a b c d e Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  11. a b Da Conversations of James Northcole, 1830.
  12. a b c d e f g h Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644.
  13. Da The Plain Speaker, Whether Genius is Conscious of its Powers?, 1826.
  14. Da Lecture of Mr. Wordsworth's Excursion; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, Milano, 2022, n. 7230. ISBN 978-88-203-3911-1
  15. Citato in Giorgio Porro, Qui Londra.
  16. Da The Spirit of the Age, Mr. Brougham — Sir F. Burdett, 1825.
  17. Da On The Spirit of Controversy, The Atlas, 30 gennaio 1830, ripubblicato in The Collected Works of William Hazlitt (1902-1904).
  18. Da Round Table, On the Causes of Methodism.
  19. Da On the Clerical Character, in Political Essays.
  20. Con ogni probabilità si tratta del conservatore George Canning (1770 - 1827), primo ministro nel 1827 e fondatore della rivista L'Antigiacobino (1797-98).

Bibliografia modifica

  • William Hazlitt, L'ignoranza delle persone colte (Table-Talk), traduzione di Fabio De Propris, Fazi, Roma, 2015. ISBN 9788876251948

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