Ubaldo Mari

abate e poeta italiano

Ubaldo Mari (fl. 1780), abate e poeta italiano.

La Giasoneide, o sia la Conquista del Vello d'Oro (1780) modifica

  • Alterni i mali | co' i beni son, e a penetrare il fondo, | questa diversità fa belle il mondo.[1] (I, 45)
  • Chi pazienza non ha, non coglie il frutto, | e niente otterrà mai, chi brama tutto.[2] (III, 21)
  • Grazioso il Re dice agli afflitti Eroi, | un'altra volta vincerete voi.[3] (II, 50)
  • Più che il noma di Prence è quel di Padre.[4] (VI, 73)

Note modifica

  1. Citato in Harbottle, p. 247.
  2. Citato in Harbottle, p. 269.
  3. Citato in Harbottle, p. 307.
  4. Citato in Harbottle, p. 393.

Bibliografia modifica

  • Thomas Benfield Harbottle & Philip Hugh Dalbiac, Harbottle – Dictionary of quotations French and Italian, S. Sonnenschein Editore, Londra, 1904. (Disponibile su Wikisource)

Altri progetti modifica