Tra le nuvole

film del 2009 diretto da Jason Reitman

Tra le nuvole

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Titolo originale

'Up in the air'

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2009
Genere commedia, drammatico
Regia Jason Rietman
Soggetto Walter Kirn (romanzo)
Sceneggiatura Jason Rietman, Sheldon Turner
Produttore Jason Reitman, Ivan Reitman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Tra le nuvole, film statunitense del 2009 con George Clooney, regia di Jason Reitman.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Le cose che tutti odiano del viaggiare: l'aria riciclata, la luce artificiale, i distributori automatici di succhi di frutta, il sushi scadente sono calde reminiscenze che io sono a casa. (Ryan)
  • Quanto è pesante la vostra vita? Immaginate per un attimo di avere uno zaino sulle spalle. Cercate di sentire le cinghie sulle vostre spalle. Le sentite? Ora dovete riempirlo, con tutte le cose che avete nella vita. Cominciate da quelle piccole: gli oggetti sugli scaffali, nei cassetti, i gingilli, gli oggetti da collezione. Sentite come aumenta il peso. Poi aggiungete le cose più grandi: vestiti, elettrodomestici, lampade, biancheria, la tv. Lo zaino sarà piuttosto pesante. Ora le cose più grandi: il divano, il letto, il tavolo della cucina; infilate tutto dentro. La macchina, pigiatela bene. La casa. Che sia un monolocale o che abbia due camere da letto. Tutto dentro quello zaino. Infilate tutto bene dentro. Ora provate a camminare. È difficile vero? Questo è quello che noi facciamo quotidianamente: ci appesantiamo a tal punto da non riuscire a muoverci, e state pure certi, il movimento è vita. Bene, ora darò fuoco allo zaino. Cosa preferite togliere? Le foto? Le foto sono per chi non ha memoria; bevete estratto di ginco e lasciatele bruciare. Anzi, lasciate bruciare tutto e immaginate di risvegliarvi domattina senza niente. E' quasi euforizzante, vero? (Ryan)
  • Sarà un tantino complicato, perciò seguitemi bene. Avete un nuovo zaino, solo che stavolta dovete riempirlo di persone. Cominciate con le conoscenze casuali, amici di amici, colleghi di ufficio. Poi passate alle persone a cui affidate i vostri segreti più intimi: i vostri cugini, le zie, gli zii, fratelli, sorelle, i vostri genitori. E infine, vostro marito, vostra moglie, fidanzato o fidanzata; fateli entrare tutti nello zaino. Non temete, ora non vi chiederò di dargli fuoco. Sentite bene il peso dello zaino. State pur certi: i vostri rapporti sono le parti più pesanti della vostra vita. Sentite sulle spalle come tirano le cinghie? Tutte le trattative, le discussioni, i segreti, e i compromessi. Non dovete accollarvi tutto quel peso; perché non appoggiate lo zaino a terra? Ci sono animali che sopportano il peso dell'altro, che vivono in simbiosi per una vita intera. Cigni monogami, amanti sfortunati; noi non siamo quegli animali. Più lenti ci muoviamo, più velocemente moriamo. Noi non siamo cigni. Siamo squali. (Ryan)
  • Se tu ripensi ai ricordi più belli, ai momenti più importanti della tua vita, eri forse da solo? La vita è più bella in compagnia. (Ryan)
  • Stasera molti, rientrando a casa, saranno salutati da cani saltellanti e figli che strillano; il loro coniuge chiederà "com'è andata la giornata" e stasera si addormenteranno. Le stelle usciranno discrete dai loro nascondigli diurni. E una di quelle luci, appena più luminosa delle altre... sarà l'ala del mio aereo che passa. (Ryan)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Alex: Amo le finte coccole dell'ospitalità.
    Ryan: Esiste un termine specifico, è in pratica un incrocio tra "finto" e "intimo": "fintimo".
    Alex: Oh mio Dio, non pensavo che esistesse veramente; questa è l'American Airlines...
    Ryan: Concierge Key, sì.
    Alex: E che cos'è, fibra al carbonio?
    Ryan: Grafite.
    Alex: Ha un peso fantastico!
    Ryan: Ero eccitato il giorno in cui la bestia è arrivata.
    Alex: Be', direi. Il mio numero di miglia è nella media, sui 60.000 l'anno, nazionali.
    Ryan: Niente male.
    Alex: Non mi devi compiacere. E il tuo quant'è?
    Ryan: Questa è una domanda personale...
    Alex: Oh, per favore...
    Ryan: Ci conosciamo a malapena...
    Alex: E dai, un po' di superbia. Avanti, stupiscimi. Scommetto che sarà enorme.
    Ryan: Non hai idea quanto.
    Alex: Oh, lungo quanto? Lungo così? Così?
    Ryan: Non voglio vantarmi.
    Alex: Oh, suvvia! Avanti.
    Ryan: Diciamo che ho in mente un numero, ma non l'ho raggiunto.
    Alex: E' veramente molto erotico.
    Ryan: Spero che non renda scadente il nostro rapporto.
    Alex: Siamo due persone che si eccitano con lo status élite; "scadente" è il nostro punto di partenza.
    Ryan: Non c'è niente di scadente nella fedeltà.
  • Ryan: Dimmi che non la prenderai sul serio.
    Craig: Per questo ho richiamato all'ovile l'intera azienda: per non prenderla sul serio.
    Ryan: Esiste una metodologia in quello che faccio, funziona proprio per questo.
    Craig: Coca-Cola e IBM lo fanno da anni; tu per caso le conosci? Come tutte le cose ci vorranno un paio di mesi di transizione, e poi tutti saranno a loro agio.
    Ryan: Chi lascerai a terra?
    Craig: Ancora non l'hai capito? Tu sei a terra. Tutti quanti sono a terra. E' deciso.
    Ryan: Quello che noi facciamo è brutale, e lascia le persone devastate, ma c'è una dignità nel mio modo di farlo.
    Craig: Sì, li pugnali al petto invece che alle spalle, sarebbe questa?
  • Natalie: A me piace la mia valigia.
    Ryan: E'questo il punto: la valigia. Sai quanto tempo si perde al check-in?
    Natalie: Non lo so. 5, 10 minuti?
    Ryan: 35 minuti ogni volo. Io viaggio 270 giorni l'anno; fanno 157 ore, che fanno 7 giorni. Vuoi sprecare un'intera settimana per quella?
  • Ryan: Mai accodarsi a persone che viaggiano con bambini, non ho mai visto un passeggino chiudersi in meno di venti minuti. Gli anziani sono i peggiori: hanno le ossa piene di metallo e non sembrano apprezzare quanto poco tempo gli sia rimasto su questa terra. E loro? Cinque parole: "selezionati casualmente per ulteriori controlli". Gli asiatici! Sono essenziali, bagaglio leggero e hanno la fissa per i mocassini: Dio li abbia in gloria.
    Natalie: Questo è razzismo!
    Ryan: Sono come mia madre: uso gli stereotipi. Si fa prima.
  • Alex: Non mi hai chiamata.
    Ryan: Non sapevo cosa fosse appropriato...
    Alex: "Appropriato"? Non sono una cameriera che ti sei sbattuto durante una nevicata; quella parola non esiste nel nostro vocabolario. Io sono la donna di cui non devi preoccuparti mai.
    Ryan: Mi sa tanto di trappola.
    Alex: Ascolta, se stai cercando le buone maniere, non farlo. Se vuoi chiamare, chiama. Pensa a me come se fossi te, però con una vagina.
  • Ryan: L'ammirazione dei suoi figli è importante per lei?
    Bob: Sì! Sì, lo era.
    Ryan: Dubito che l'abbiano mai ammirata, Bob.
    Bob: Ehi, stronzo, non dovrebbe almeno consolarmi?!
    Ryan: Non sono uno strizzacervelli, io faccio aprire gli occhi. Sa perché i ragazzi amano gli atleti?
    Bob: Perché si scopano le modelle di biancheria intima?
    Ryan: No, noi li amiamo per quello. I ragazzi amano gli atleti perché inseguono i loro sogni.
    Bob: Be', io non so fare canestro.
    Ryan: No, ma sa cucinare.
    Bob: Di cosa sta parlando?
    Ryan: Nel suo curriculum, c'è scritto che ha una laurea breve in arte culinaria francese. Molti studenti stanno alla friggitrice nei Fast-food, ma lei sparecchiava tavoli al "Picatorre" per mantenersi. Poi si laurea, e trova un lavoro qui. Quanto l'hanno pagata per rinunciare ai suoi sogni, inizialmente?
    Bob: Ventisettemila dollari l'anno.
    Ryan: E quando avrebbe smesso per tornare a fare quello che la rende felice?
    Bob: Bella domanda...
    Ryan: Vedo uomini che lavorano per la stessa azienda tutta una vita intera, uomini esattamente come lei. Timbrano all'entrata, all'uscita, e non hanno mai un momento di felicità. Lei ha un' opportunità, Bob. Questa è una rinascita.
  • Alex: Una volta a casa non posso comportarmi come faccio con te.
    Ryan: Per questo io non ho "una volta a casa".
    Alex: Ah, lo so, lo so. Tu sei un fico, il nostro Mr "Zaino vuoto".
    Ryan: Tu cosa ne sai del mio zaino?
    Alex: Ti ho googlato.
    Ryan: Davvero?
    Alex: E' quello che fanno le ragazze moderne quando hanno una cotta.
    Ryan: Ah sì? Ti infastidisce?
    Alex: Dipende. E hai lo zaino vuoto perché odi le persone o perché odi i bagagli che si portano dietro?
    Ryan: Io non odio le persone, non sono mica un eremita.
    Alex: Allora cos'è, non vuoi sentirti legato, non vuoi avere responsabilità?
    Ryan: Non so, lo zaino ha messo in moto qualcosa... probabilmente dovevo stare solo. Poi ho pensato che, con lo zaino vuoto, avrei potuto capire meglio... che cosa rimetterci dentro.
  • Natalie: Pensi che ci sarà un futuro tra di voi?
    Ryan: Non ci ho mai pensato: mi dici che c'è?
    Natalie: Davvero non ci hai mai pensato?
    Ryan: No.
    Natalie: Come puoi non averci mai pensato? Come può non sfiorarti l'anticamera del cervello di volere un futuro con qualcuno?
    Ryan: È semplice: hai presente quando guardi qualcuno negli occhi e ti senti scrutare dentro l'anima, e per un attimo hai la sensazione che, intorno a te, cali il silenzio?
    Natalie: Si...
    Ryan: Ecco, io no!
  • Kara: Jim è in preda al panico.
    Ryan: Oggi?!
    Kara: Sì, è così che funziona il panico.
    Ryan: Che vuoi che faccia?
    Kara: Va a parlarci.
    Ryan: Vuoi che gli parli io?!
    Kara: Senti, o lo fai tu o io, la mia storia personale la sai, mi hanno eliminata in prima base!
    Ryan: Io non sono mai andato alla battuta, non sto nemmeno in panchina!
    Kara: Non ti mantieni facendo discorsi, roba motivazionale?
    Ryan: Dico alla gente come evitare di impegnarsi.
    Kara: E che cazzo di messaggio è questo?!
    Ryan: E' una filosofia.
    Kara: E' stupida!
    Ryan: A te sarebbe stata utile.
    Kara: Ryan, non sei mai stato presente nella nostra vita, per noi è come se tu non esistessi. So che vuoi esserci per lei. Be', ci siamo: è la tua occasione.

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