Talmud

testo fondamentale dell'Ebraismo rabbinico

Talmud, testo sacro dell'Ebraismo.

Lettori del Talmud di Adolf Behrman

Citazioni dal Talmud modifica

  • Basta che esista un solo giusto perché il mondo meriti di essere stato creato.[1]
  • Chi è pietoso contro i crudeli finisce con l'essere crudele contro i pietosi.
  • Chi salva una vita, salva il mondo intero.[2]    Da controllare: vedi discussione
  • Chiunque desidera ricevere su di sé il giogo del regno del Cielo in perfezione, deve prima evacuare, poi lavarsi le mani, mettersi i filatteri ed offrire le sue preghiere. (Cohen, p. 288)
  • È leone chi è figlio di leone.
  • Gli atti di gentilezza pesano quanto tutti i comandamenti.
  • Il mondo non si mantiene che per il fiato dei bambini. (Schiabbata', 119)[3]
  • Il mondo purtroppo è in mano agli stolti.
  • Il povero fa più bene al ricco accettando la sua carità, di quello che faccia il ricco al povero offrendogliela.
  • La gola ha ucciso più uomini che la fame.
  • La pace è per il mondo quello che il lievito è per la pasta.
  • La proprietà del tuo prossimo ti sia cara quanto la tua. (Aboth, II, 17)[4]
  • La reputazione del tuo prossimo ti sia cara quanto la tua. (Aboth, II, 15)[4]
  • Le parole che escono dal cuore, giungono al cuore.[5]
  • Non condannare nessuno e non ritenere nulla impossibile.
  • Sii il maledetto e non colui che maledice.
  • Una parola vale una sela (moneta), il silenzio due. (Cohen, p. 135)
  • Un discepolo dei saggi non deve abitare in una città sprovvista di latrine. (Cohen, p. 288)

Citazioni sull'alimentazione modifica

  • Chi prende l'abitudine di mangiare lenticchie una volta ogni trenta giorni tiene lontano il soffocamento dalla sua casa. (Cohen, p. 299)
  • Chi prende l'abitudine di mangiare pesce piccolo non soffrirà di indigestione: non solo, il pesce piccolo rende l'intero corpo dell'uomo fecondo e vigoroso. (Cohen, p. 300)
  • Cinque cose si dicono dell'aglio: soddisfa, riscalda il corpo, fa splendere la faccia, aumenta il liquido seminale e uccide il verme solitario. (Cohen, p. 299)
  • Come nutrimento l'uovo è superiore a tutti gli altri cibi, presi in quantità non superiore al volume dell'uovo. (Cohen, p. 300)
  • Il cavolo è buono come nutrimento e la bietola come rimedio. (Cohen, p. 299)
  • L'aceto è figlio del vino.
  • Non c'è gioia senza vino. (Pesakhim, 109)[4]
  • Non è permesso a un discepolo dei Saggi di abitare in una città in cui non si possono trovare verdure. (Cohen, p. 298)
  • Per annullare gli effetti nocivi di ogni vegetale, bevi acqua calda. (Cohen, p. 300)
  • Tre cose fanno diminuire le feci, aumentano la statura e portano luce agli occhi: il pane fatto di farina setacciata, la carne grassa e il vino vecchio. (Cohen, p. 299)
  • Tutte le verdure rendono di aspetto pallido. (Cohen, p. 299)

Citazioni sulle donne modifica

  • Alle (donne) seguenti viene disciolto il matrimonio senza che ricevano ciò che loro spetterebbe per Kethubah: alla donna che trasgredisce la legge ebraica, per esempio, andando in pubblico a capo scoperto, filando per la strada, o conversando con qualsiasi uomo; alla donna che maledice i figli di suo marito in presenza di lui; alla donna che ha la voce troppo forte, tale, cioè, che quando parla in casa propria i vicini possono udire ciò che dice. (Cohen, p. 209)
  • Chiunque fa molte chiacchiere con le donne porta male a sé stesso. (Cohen, p. 133)
  • Dieci misure di parole sono scese su questo mondo; le donne ne presero nove e gli uomini una. (Kiddushim, 49)[4]
  • La nascita di una bambina è un evento infelice (Baba Bathra, 16b)
  • Per tre trasgressioni le donne (israelite) muoiono di parto: perché hanno trascurato di osservare i loro periodi di separazione, la prelevazione della pasta e l'accensione della lampada sabbatica. (Cohen, p. 150)
  • Se un uomo sposa una donna e sta con lei dieci anni senza che essa gli dia un figlio, non gli è permesso di rimanere esentato (dal dovere di procreazione). (Cohen, p. 209)
  • Se una donna impazzisce, il marito non può ripudiarla. (Cohen, p. 209)
  • Un uomo non deve mai camminare dietro una donna per la strada, fosse pure sua moglie. (Cohen, p. 133)

Citazioni su magia e divinazioni modifica

  • Chi nasce di domenica sarà interamente buono o interamente cattivo, perché in quel giorno furono create la luce e l'oscurità. (Cohen, p. 335)
  • I pianeti non hanno influenza su Israel. (Cohen, p. 330)
  • L'eclissi di sole è cattivo presagio per i popoli (pagani) del mondo. L'eclissi lunare è cattivo presagio per i nemici d'Israel. (Cohen, p. 337)

Citazioni sulle malattie modifica

  • Sei cose sono un sintomo favorevole del malato: lo sternuto, la traspirazione, il beneficio del ventre, l'emissione seminale, il sonno e il sogno. Sei cose guariscono il malato dalla sua malattia: il cavallo, la bietola, il decotto di semi secchi di peucedano, il caglio, l'utero, e il lobo maggiore del fegato. (Cohen, p. 302)
  • Per il mal di denti prenda una pianta d'aglio provvista di una sola testa, lo strofini in olio e sale e lo metta nell'unghia del pollice dalla parte in cui dolgono i denti, lo circondi con un cerchio di pasta, facendo attenzione, che l'aglio non tocchi la carne per timore che produca la lebbra. (Cohen, p. 306)
  • Per la diarrea prenda farina d'orzo fresco nell'acqua; e per la costipazione farina d'orzo secco nell'acqua. (Cohen, p. 308)

Citazioni sul malocchio modifica

  • Il malocchio (cioè l'invidia), la mala inclinazione, e l'odio verso le creature mettono l'uomo fuori del mondo. (Cohen, p. 325)
  • Novantanove persone muoiono pel mal'occhio contro una che muore per morte naturale. (Cohen, p. 326)
  • La benedizione non si trova altro che in cosa su cui non domina l'occhio (del vicino). (Cohen, p. 327)

Citazioni sul peccato modifica

  • Chiunque ruba al suo compagno anche il valore di un centesimo, è come se gli avesse tolto la vita. (Cohen, p. 137)
  • Il complice di un ladro è come il ladro. (Cohen, p. 137)
  • Far peccare un altro, è peggio che ucciderlo; perché uccidere una persona è solo allontanarla da questo mondo, ma farla peccare è escluderla anche dal Mondo Avvenire. (Cohen, p. 137)
  • Rifletti su tre cose e non verrai mai in potere del peccato. Sappi ciò che è sopra di te, un occhio che vede, un orecchio che sente, e tutte le tue azioni sono scritte in un libro. (Cohen, p. 137)

Citazioni sui sogni modifica

  • Un sogno non interpretato è come una lettera non letta. (Cohen, p. 342)
  • Tre tipi di sogno si avverano: il sogno mattutino, il sogno di un amico che ti riguarda, ed il sogno interpretato in mezzo a un sogno. (Cohen, p. 343)
  • Chi sogna un becco, l'anno per lui sarà benedetto; un mirto, i suoi affari intrapresi prospereranno, e, se non ha affari intrapresi, riceverà un'eredità da qualche altra parte. (Cohen, p. 346)

Citazioni sugli spiriti maligni modifica

  • Chi desidera vedere le loro orme, prenda della cenere stacciata e la sparga intorno al proprio letto. Al mattino si vedrà qualcosa simile a le orme di un gallo. Chi desidera vederli, deve prendere la placenta di una gatta nera figlia di una gatta nera, primogenita di una primogenita, la arrostisca sul fuoco, la polverizzi, se ne riempia gli occhi e li vedrà. (Cohen, p. 314)
  • Per esorcizzare un demone di': Crepa, sii maledetto, spezzato e bandito, figlio del fango, figlio di un impuro, figlio dell'argilla come Shamgaz, Merigaz, e Istemaah. (Cohen, p. 320)
  • Per evitare il chiarore della luce solare, gli spiriti si ritirano nei luoghi ombrosi: per tale ragione il pericolo è in agguato nell'ombra. (Cohen, p. 318)
  • Per quanto si possano incontrare dovunque, frequentano particolarmente certi luoghi, specialmente i luoghi oscuri, sporchi e pericolosi e l'acqua. (Cohen, p. 315)
  • Uno spirito maligno scende sugli alimenti e sulle bevande che vengono tenuti sotto il letto, anche se si trovano entro un recipiente di ferro coperto. (Cohen, p. 317)

Citazioni sul Talmud modifica

  • Il Talmud contiene (e chi non lo sa, dopo che tante volte è stato ripetuto?) i principii e gli insegnamenti più gretti e più meschini, che il pregiudizio e l'intolleranza religiosa uniti all'odio accanito di un popolo schiavo e oppresso abbiano saputo inventare. Ma non si sa egualmente che il Talmud contiene ancora i principii più liberi e generosi della più alta idealità, di cui si fan belle e filosofia e religione. Disgraziatamente per l'ebraismo, questa parte è stata lasciata all'oscuro da quelli appunto che hanno creduto di maggiormente difenderlo: eppure erano uomini di grandissimo ingegno e nobilissimo cuore. (David Castelli)
  • In quanto [...] al Talmud, farà meraviglia a chi è profano del tutto a quella vasta e strana compilazione, il sentire che in esso non è contenuta una formale dogmatica. Troppo lungi dal nostro argomento ci devierebbe il trattare qui del Talmud e del modo della sua formazione, per ispiegare un fatto in apparenza così strano; e però rimandiamo il lettore a quelle opere che esplicitamente ne trattano. Fatto sta che, se nel Talmud diretto principalmente a insegnare i riti e la legislazione si trovano, anche intorno a ciò, confusamente raccolte le più divergenti opinioni, non deve far meraviglia che nella dogmatica, trattata nel Talmud soltanto per incidenza, e non in nessuna parte apposita, si trovino le sentenze non solo più discordanti, ma anche le più vaghe e le più incomplete. (David Castelli)
  • Lo studio della Mishnah[6] che venne facendosi nelle scuole amoraiche, in Palestina e in Babilonia, fu indicato col vocabolo talmud, che in base al suo senso etimologico di «studio» aveva poi assunto, fra l'altro, quello di esplicazione ed esposizione di testi halakhici (in Babilonia si ha anche il vocabolo equivalente aramaico gemarà). E dal designare l'attività delle scuole amoraiche il vocabolo passò a designare le opere letterarie nelle quali questa attività venne a rispecchiarsi, cioè il Talmud palestinese e il Talmud babilonese: quello redatto, come il suo nome ci indica, nelle accademie di Palestina, questo, come pure ci fa sentire il suo nome, nelle accademie di Babilonia. (Umberto Cassuto)

Note modifica

  1. Citato in Il Talmud riprende vita: il primo volume in italiano consegnato a Mattarella, ilmessaggero.it, 5 aprile 2016.
  2. Dal Trattato Sanhedrin, f. 37a; citato in Martin Gilbert, I giusti: gli eroi sconosciuti dell'Olocausto, Città Nuova, 2007, p. 12. ISBN 978-88-311-7492-3
  3. Citato in Barbara Fabbroni, Un dono per Te, Il mondo psicopatologico del bambino, prefazione di Matteo Villanova, presentazione di Maria Giulia Pagni, Edizioni Universitarie Romane, Roma, 2008, p. 11.
  4. a b c d Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  5. Citato in Mario Canciani, Vita da prete, Mondadori 1991, p. 8.
  6. Mishnah, o Mishnà, uno dei testi fondamentali dell'ebraismo.

Bibliografia modifica

  • Abraham Cohen, il Talmud, traduzione di Alfredo Toaff, Laterza, Bari, 1999.

Voci correlate modifica

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