Sri Aurobindo

filosofo e mistico indiano

Sri Aurobindo (1872 – 1950), poeta, mistico e filosofo indiano.

Sri Aurobindo

Citazioni di Sri aurobindo modifica

  • L'idea aggressiva e del tutto illogica di un'unica religione per l'intera umanità, una religione universale che si fa forza della sua stessa limitatezza, un unico insieme di dogmi, un solo culto, un solo sistema di cerimonie, un'ordinanza ecclesiastica, una serie di proibizioni e ingiunzioni che tutte le menti devono accettare col pericolo di persecuzione da parte di uomini e il rifiuto spirituale o la punizione eterna da parte di Dio, quella creazione grottesca dell'umana irragionevolezza che è stata la sorgente di tanta intolleranza, crudeltà, oscurantismo e fanatismo aggressivo, non è mai stata in grado di prendere possesso della mentalità indiana.
The aggressive and quite illogical idea of a single religion for all mankind, a religion universal by the very force of its narrowness, one set of dogmas, one cult, one system of ceremonies, one ecclesiastical ordinance, one array of prohibitions and injunctions which all minds must accept on peril of persecution by men and spiritual rejection or eternal punishment by God, that grotesque creation of human unreason which has been the parent of so much intolerance, cruelty and obscurantism and aggressive fanaticism, has never been able to take firm hold of the Indian mentality. (da India's Rebirth; citato in A Tribute to Hinduism)
  • La Gita non sostiene certo la guerra, ciò che sostiene è la difesa attiva e disinteressata del dharma. Se sinceramente seguito, il suo insegnamento avrebbe potuto cambiare il corso dell'umanità. Può ancora cambiare il corso della storia indiana.
The Gita certainly does not advocate war; what it advocates is the active and selfless defence of dharma. If sincerely followed, its teaching could have altered the course of human history. It can yet alter the course of Indian history. (da Essays on the Gita; citato in A Tribute to Hinduism)
  • La spiritualità è infatti la chiave principale del pensiero indiano, il senso dell'infinito è nativo con questo.
Spirituality is indeed the master key of the Indian mind; the sense of the infinitive is native to it. (da The Renaissance in India; citato in A Tribute to Hinduism)

Il dio che sorride modifica

  • Sono veri solo quei pensieri il cui contrario è anche vero, a suo tempo e luogo; i dogmi indiscutibili sono il più pericoloso genere di menzogna.
  • L'amore della solitudine è il segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
  • Vivi per Dio nel tuo vicino, Dio in te stesso, Dio nel tuo paese e nel paese del tuo nemico, Dio nell'umanità, Dio nell'albero, nella pietra e nell'animale, Dio nel mondo e fuori del mondo; allora sarai sulla giusta via della liberazione.
  • Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità.
  • I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima, e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
  • Il coraggio e l'amore sono le uniche virtù indispensabili; esse manterranno vive l'anima anche se tutte le altre dovessero addormentarsi o venire eclissate.
  • È difficile essere nel mondo un uomo libero pur vivendo la vita ordinaria degli uomini; ma appunto perché è difficile, bisogna tentare e riuscirvi.
  • L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.
  • Essi mi hanno detto: "Queste cose sono allucinazioni". Mi sono informato su che cosa fosse un'allucinazione, ed ho scoperto che sta ad indicare un'esperienza soggettiva o psichica che non corrisponde ad alcuna realtà oggettiva o fisica. Allora mi sono seduto e mi sono meravigliato dei miracoli della ragione umana.
  • La beatitudine è lo scopo di Dio per l'umanità; ottieni questo bene supremo per te stesso innanzitutto, affinché tu possa distribuirlo interamente ai tuoi simili.
  • Il caso non esiste in questo universo; l'idea d'illusione è anch'essa un'illusione. Non c'è mai stata ancora, nella mente umana, un'illusione che non nascondesse una verità o non ne fosse la deformazione.
  • Finché una causa ha dalla sua parte anche una sola anima che abbia una fede intangibile, non può perire.
  • Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non coprire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatto del proprio successo per chiedere di più.
  • La malattia tornerà sempre nel corpo se l'anima è malata; poiché i peccati della mente sono la causa segreta dei peccati del corpo. Allo stesso modo la povertà e le preoccupazioni torneranno sempre nell'uomo, finché la specie umana resterà sottomessa all'egoismo.
  • L'egoismo uccide l'anima; distruggilo. Abbi cura però che il tuo altruismo non uccida l'anima altrui.
  • Non la pietà che punge il cuore e rammollisce l'essere interiore, ma una compassione e una carità divine, potenti e imperturbabili, ecco le virtù che dovremmo incoraggiare.

Bibliografia modifica

  • Sri Aurobindo, Il dio che sorride, a cura di Brunilde Neroni, traduzione di Kratù, revisione di Bianca Pagotto e Gabriella Todisco, Guanda, 1995.

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