Citazioni sulla spontaneità.

Inger Ekdahl, senza titolo, 1960

Citazioni modifica

  • Il modello della spontaneità porta ad assolutizzare emozioni e pulsioni: tutto ciò che "piace" e si può ottenere diventa buono. (Educare alla vita buona del Vangelo)
  • Io penso che l'individuo ricco d'amore debba ritornare alla spontaneità... bisogna toccarci, stringerci, sorriderci, pensare l'uno all'altro, e curarci gli uni degli altri: siamo liberi di fare tutto ciò. (Leo Buscaglia)
  • La spontaneità è una posa difficilissima da tenere. (Oscar Wilde)
  • Perché la spontaneità, per essere autentica, deve partire da un cuore che, in radice, non sia guasto o non lo sia a tal punto da tradire il mistero di Cristo. (Maurizio di Gesù Bambino)
  • Quando ci incontravamo si sforzava di essere naturale e spontaneo. Com'è ovvio non ci riusciva, perché è impossibile essere spontanei a comando. «Sii spontaneo» è la più paradossale e ineseguibile delle ingiunzioni, sia che ce la rivolgano gli altri, sia che l'ordine provenga da noi stessi. (Gianrico Carofiglio)
  • Spontaneità è attività dell'io stesso, da esso e per esso. (Aloys Fischer)

Erich Fromm modifica

  • In ogni attività spontanea l'individuo abbraccia il mondo. Non solo il suo io individuale resta intatto, ma si rafforza e si consolida. Infatti l'io è tanto forte quanto attivo.
  • In realtà non c'è nulla di più accattivante e convincente della spontaneità, sia che la si trovi nel bambino, o nell'artista, sia che la si trovi in quegli individui che non rientrano per età o professione in questi due gruppi.
  • La libertà positiva consiste nell'attività spontanea della personalità totale.
  • Rinunciare alla spontaneità e all'individualità significa soffocare la vita.
  • Se l'individuo realizza il suo io mediante l'attività spontanea, e in questo modo si mette in rapporto con il mondo, cessa di essere un atomo isolato; sia lui che diventano parti di un tutto organico; egli occupa il suo giusto posto, e così i dubbi su se stesso e sul significato della vita; quando egli riesce a vivere non in modo coatto, né da un automa, ma spontaneamente, essi scompaiono. Ha coscienza di sé come un individuo attivo e creativo e riconosce che c'è un solo significato della vita: l'atto stesso di vivere.
  • Solo le qualità che sorgono dalla nostra attività spontanea danno forza all'io e formano per tanto la base della sua integrità. L'incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, e la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza. Che ne siamo o no coscienti, non c'è nulla di cui ci vergogniamo di più del fatto di non essere noi stessi, e non c'è nulla che ci dia più orgoglio o felicità di pensare, sentire e dire quel che è nostro. Ciò implica che quello che importa è l'attività in quanto tale, il processo e non il risultato.

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