Ritmo

successione di accenti forti e deboli ed eventuali pause, intervallati nel dominio del tempo da pochi decimi di secondo a qualche secondo, che seguono, di solito ma non obbligatoriamente, uno o più modelli ciclici

Citazioni sul ritmo.

  • Il ritmo è un'esperienza gioiosa, politica, estetica, spirituale. (David Byrne)
  • Marciando ho sempre permesso che gli uomini cantassero, e ciò fa bene sia a loro sia a me. Tutto quel che ha a che vedere col ritmo è un'arma contro il tempo, ed è contro di esso, in fondo, che lottiamo. L'uomo combatte sempre contro la potenza del tempo. (Ernst Jünger)

Amintore Galli modifica

  • L'elemento fisico della musica, il suono, mancherebbe di idealità estetica e di caratteri icastici e patetici ove non fosse animato dal ritmo, manifestazione d'ordine nella dinamica degli elementi tonali; perciò la sua importanza è somma: senza ritmo non è concepibile la musica come arte: è il ritmo che trasforma i suoni nella melodia, affascinante espressione della vita ed estrinsecazione dei sentimenti dell'anima.
  • La musica, nel suo più alto concetto e nella sua intima essenza, non è che ritmo: ritmo nelle vibrazioni aeriformi (l'elemento materiale), ritmo nella divisione del tempo (l'elemento soggettivo), ritmo nella forma delle misure, nella successione delle frasi e dei periodi, ritmo nella concatenazione delle parti di un componimento, ritmo, infine, nel componimento intero, onde i grandi parallelismi nel disegno e nella forma quali si riscontrano nelle creazioni dei classici maestri.
  • La musica prende forma sensibile per via di due elementi: il tonale e il ritmico, ossia per mezzo di colori acustici e di valori temporali; il primo è un elemento fisico, perché originato dal movimento vibratorio dei corpi elastici; il secondo è un elemento metafisico, perché di ragione intellettiva: esso nulla ha di materiale; le leggi del tempo non sono dovute alla sensazione, come quelle della tonalità, ma a priori, e cioè indipendentemente dall'esperienza.
  • Nelle trasformazioni della musica è mirabile il fatto che i principi dell'estetica del ritmo, non altrimenti dei principi della estetica della tonalità, furono immutabili, perché perenne ed universale la loro natura. [...].
    Nella tonalità degli orientali, degli Arabi, degli Indiani, dei Chinesi, e così pure nel ritmo di questi popoli, i rapporti numerici tra i suoni della gamma e quelli delle diverse forme ritmiche sono identici ai nostri: cangiano le forme esteriori, non la sostanza, cangiano gli accidenti delle cose, non la loro essenza.

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