Laputa - Castello nel cielo

film di animazione del 1986 diretto da Hayao Miyazaki

Laputa - Castello nel cielo

Immagine Tenkū no Shiro Rapyuta title.jpg.
Titolo originale

天空の城ラピュタ
Tenkū no shiro Rapyuta

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 1986
Genere animazione
Regia Hayao Miyazaki
Soggetto Hayao Miyazaki
Sceneggiatura Hayao Miyazaki
Produttore Isao Takahata
Doppiatori italiani

Edizione Buena Vista 2004

Edizione Lucky Red 2012

Laputa – Castello nel cielo, film d'animazione giapponese del 1986, regia di Hayao Miyazaki.

Le citazioni sono tratte dal doppiaggio del 2012 a cura di Gualtiero Cannarsi.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • In quella pietra vi è un forte potere. Avendo vissuto in compagnia delle sole pietre io posso ben capirlo, però... Sappi che le pietre in cui vi è potere, così come possono rendere felici le persone possono pure richiamare la disgrazia. Per di più quella pietra è creata da mani umane, il che... mi dà da pensare. (Nonno Pom)
  • Modera il linguaggio, prego. Ti trovi al cospetto del re di Laputa. [...] Ordunque, per celebrare la restaurazione della monarchia, pensavo di mostrare a voi gentiluomini il potere di Laputa. Vi farò vedere... la folgore di Laputa! [...] Nell'Antico Testamento è il celeste fuoco che devastò Sodoma e Gomorra, mentre nel Rāmāyaṇa lo si tramanda come la freccia di Indra: il mondo intero verrà nuovamente a prostrarsi ai piedi di Laputa. (Muska)
  • Meraviglioso, caro Muska! Tu sei un vero eroe! Che atto di tremendo merito! (Generale Mouro) [Ultime parole]
  • [Commentando la morte dei militari] Gli uomini sono come spazzatura! (Muska)
  • [Dopo la distruzione delle sovrastrutture umane di Laputa] Sono state le radici ad averci protetto. (Pazu)
  • No! Che cosa avete fatto? I miei occhi! I miei occhi! (Muska) [Ultime parole]

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Pazu: Andatevene! Questa qua è casa mia!
    Dola: Non parlare da grand'uomo, marmocchietto, che non sai proteggere una singola ragazzetta.
    Pazu: Che cosa?!
    Henri: Questo qui ha delle monete d'oro!
    Dola: Ma tu dimmi... Hai venduto la ragazza per denaro?
    Pazu: Nient'affatto! Non farei mai una cosa simile!
    Dola: Non ti avranno mica detto di restarne fuori con quel denaro.
    Pazu: È stata Sheeta a dirmi di fare così. E quindi...
    Dola: Ti sei intimidito e te ne sei tornato a casa di buon grado? E nonostante questo saresti un uomo?!
    Pazu: Non ti atteggiare. Anche voi altri non avete forse preso di mira Sheeta?
    Dola: Beh, è naturale. I pirati mirano ai tesori e di strano che c'è?
  • Sheeta: E qui ci sarebbe un trono? Qui c'è una tomba, la tua e la mia. Anche se il regno si è estinto, solo il re sopravvive: com'è ridicolo. Non ti rimetterò la pietra! E tu non potrai lasciare questo luogo, ma vi morirai con me! Adesso, perché Laputa si sia estinta io lo capisco bene. Si trova nella canzone della valle di Gòndoa: «Mettendo radici nel suolo, viviamo insieme col vento! | Si passi l'inverno insieme coi semi! | Cantiamo la primavera insieme con gli uccelli!». Per quanto terrificanti siano le armi di cui si dispone, per quanto numerosi siano i poveri robot che si manovrano, vivere distaccati dal suolo non è possibile!
    Muska [sparando vicino a Sheeta]: Laputa non si estingue! Risorgerà innumerevoli volte! Perché proprio il potere di Laputa è il sogno dell'umanità!

Citazioni su Laputa – Castello nel cielo modifica

  • Ispirato a Swift e a Verne, il primo lungometraggio prodotto dallo Studio Ghibli [...] narra la vicenda di due ragazzi (Pazu e Sheeta) e della loro ricerca dell'isola/fortezza volante di Laputa. [...] Nonostante l'ambientazione tecnologica e avventurosa, anche in Laputa il tema ambientalista è dominante: la fortezza resta disabitata e accoglie al suo interno una natura selvaggia e incontaminata ed i cattivi di turno fanno una brutta fine. Come in tutti i film del regista colpisce l'approfondimento psicologico dei personaggi, la sublime tecnica realizzativa e l'abilità di Miyazaki nell'alternare scene drammatiche e momenti leggeri e divertenti. Il protagonista maschile è ricalcato sia nei tratti somatici che in quelli caratteriali sull'immagine di un altro eroe miyazakiano, Conan. (il Farinotti)

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