Irma la dolce

film del 1963 diretto da Billy Wilder

Irma la dolce

Immagine Light Green Tights, Purple Heels, and a Novelty Print Dress (16870068965).jpg.
Titolo originale

Irma la Douce

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1963
Genere commedia, sentimentale
Regia Billy Wilder
Soggetto Alexandre Breffort
Sceneggiatura Billy Wilder e I. A. L. Diamond
Produttore Billy Wilder, IAL Diamond, Edward L. Alperson, Doane Harrison, Alexandre Trauner
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Musiche: Marguerite Monnot, André Previn

  • Vincitore di 1 premi Oscar (1964):
    • Miglior colonna sonora

Irma la dolce, film del 1963 con Jack Lemmon e Shirley MacLaine, regia di Billy Wilder.

Incipit modifica

Cliente 1 [mette delle banconote dentro una borsa]: Dì un po'... com'è che una ragazza come te è finita a fare un mestiere così?
Irma: Be', ti dirò, da piccola ho studiato al Conservatorio. Volevo diventare una grande pianista. Chopin, Debussy, eccetera. Invece, la sera del mio primo concerto, mi cadde il coperchio del piano su una mano. Tre dita rotte e un sogno infranto. Da allora non ho avuto più interesse alla vita, purché potessi sfamare me stessa e la mia cagnolina. [Cliente 1 aggiunge altre banconote dentro una borsa] Grazie.

Frasi modifica

  • Così, questa è la storia di Irma la Dolce. Una storia di passione, di sangue, di desiderio e di morte. In definitiva, tutto ciò che rende la vita degna d'essere vissuta. (Narratore)
  • Ma poi un giorno... la catastrofe: arrivò nel quartiere un poliziotto onesto. (Narratore)
  • Lei va in cerca di guai, mio giovane amico. Essere troppo onesti, in un mondo disonesto, è come spennare un pollo controvento. Si finisce sempre con la bocca piena di penne. (Moustache)
  • Detesto vedere un giovanotto come te assumere un atteggiamento disfattista. Il mondo è così pieno di occasioni. Guardati un po' attorno. (Moustache)
  • Stai facendo il piccolo borghese di nuovo. La vita è una guerra totale, amico mio, e nessuno ha il diritto di fare l'obiettore di coscienza. (Moustache)
  • Sai, mi hanno chiesto di fare le cose più strane, ma mai di smettere di fumare. (Irma)
  • So in che mondo viviamo. Voglio dire, se odi qualcuno lo puoi odiare quando e dove ti pare, ma se qualcuno ti piace be'... devi nasconderti negli angoli oscuri. (Irma)
  • È un dono di Dio, il talento, e deve essere condiviso con il pubblico. (Moustache)

Dialoghi modifica

  • Cliente 2 [mette delle banconote dentro una borsa]: Ti dispiace se ti faccio una domanda personale?
    Irma: Vuoi sapere perché una ragazza come me deve fare questo per vivere? Be', ti dirò, io sono belga. I miei genitori erano missionari nel Congo. Ah, ma preferisco non parlarne.
    Cliente 2: Sì, sì... ti capisco.
    Irma: Adesso siamo rimaste io e mia sorella. Lei è all'ospedale. Le fanno tre trasfusioni al giorno. Ha idea di quanto costi un litro di sangue oggigiorno? [Cliente 2 aggiunge altre banconote dentro una borsa] Grazie.
  • Irma: Mi chiamano Irma la Douce, cioè a dire Irma la Dolce. Non lo so perché.
    Cliente 3: So io il perché. Allora, quanto spendo in dollari?
    Irma: Cinque dollari. Ti dirò, non lo so neppure il mio vero nome. Sono cresciuta in un orfanotrofio vicino a Cherbourg. Fu distrutto durante la guerra. E mando su dei soldi ogni mese per la ricostruzione. Ho già pagato un'ala completa.
    Cliente 3[ aggiunge altre banconote dentro una borsa] : È tutto quello che ho con me, purtroppo.
    Irma: Ti dirò, fu bombardato dall'Ottava squadra aerea. Non che dia la colpa a voi americani. Ma se tu vedessi quei poveri orfani che dormono sul pavimento sotto la pioggia, non ci sono ancora i letti e niente tetto...
    Cliente 3: Tu accetteresti un traveller's cheques?
  • Nestore: Che cosa sa di quell'albergo lei?
    Moustache: Casanova ci ha dormito nel 1763
    Nestore: Non parlo del 1763. Da quando sono qui ho visto quattro coppie entrare là dentro...
    Moustache: Eh, lunedì è sempre una giornata fiacca...
    Nestore: E detto fra noi, non avrebbe una vaga idea di quello che fanno là dentro?
    Moustache: Ne ho un'idea ben precisa: vanno a fare l'amore.
    Nestore: Ma è illegale!
    Moustache: Ciò dimostra in che razza di mondo viviamo: l'amore è illegale, ma l'odio no. Si può odiare chiunque, in qualsiasi momento, dovunque. Ma se vuoi un po' di calore, di tenerezza, un sorriso che ti allieti, una spalla su cui piangere, ti devi nascondere negli angoli oscuri come un criminale. Puah!
  • Nestore: Allora sarà d'accordo con me che i cittadini onesti devono essere protetti, non crede?
    Moustache: D'accordo... prendiamo un cittadino onesto, sposato da vent'anni, che lavora sodo tutto il giorno a vendere biberon. Quand'è la sera, vuole divertirsi un po', vuole compagnia, così viene a Rue Casanova. Trova una ragazza, lei gli dà un po' di compagnia, lui gli dà un po' di soldi, la ragazza dà il denaro al suo amico, l'amico se li beve, si compra un vestito, ci gioca alle corse... e a volte dà persino un contributo a un poliziotto.
    Nestore: Corrompe un poliziotto?
    Moustache: Ma è proprio questo il bello. Perché il poliziotto prende i soldi, compra un biberon dal cittadino onesto, così il denaro rimane in circolazione, tutti quanti prosperano e tutti sono felici.
  • Nestore: Ah, temo di non essere tagliato per la vita del criminale!
    Moustache: Ecco che ti sottovaluti di nuovo.
  • Nestore: Oh, non c'è stata mica solo quella: ho avuto più di una ragazza, io.
    Irma: Quante?
    Nestore: In totale? Be', vediamo un po'...
    Irma: Tre?
    Nestore: Be', proprio così tante no.
  • Nestore: Ma chi te lo fa fare di mantenere un uomo?
    Irma: Tutti hanno bisogno di qualcuno: come Coquette [il cane] ha bisogno di me. A chi piace fare il cane randagio? Devi appartenere a qualcuno, anche se ti da una pedata ogni tanto.

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