Fray Luis de Granada

teologo e presbitero spagnolo

Fray Luis de Granada (1504 – 1588), teologo, scrittore, predicatore, domenicano spagnolo.

Luis de Granada

Citazioni di Fray Luis de Granada modifica

  • Perciocché allora siamo soliti di dire, che un uomo sia ubriaco, quando il vino che egli ha bevuto è più di quello che il suo calore naturale può digerire: perché il vino va alla testa, e s'impadronisce di tal sorte di quell'uomo, che non si regge più da sé, ma dal vino che egli ha bevuto. Essendo questo così, dimmi un poco in che modo starà un'anima, quando ella sia tanto piena di questo celeste vino: quando ella sia così colma di Iddio e del suo amore, che essa non possa reggere sì gran soma di diletti, né sia bastante tutta la sua capacità e virtù per soffrire una felicità sì grande? Così si scrive di santo Efrem, che molte volte era con tanto impeto messo sottosopra da questo vino della soavità celeste, che non potendo la fragilità del soggetto sopportare la grandezza di questi piaceri, era sforzato di gridare ad alta voce dicendo: «Signore, pàrtiti da me un poco: perciocché la fragilità del mio corpo non può soffrire la grandezza de' tuoi diletti». (da Della Guida ovvero Scorta de' peccatori, traduzione di T. da Bagno, Angelieri, Venezia 1581.[1])

Citazioni su Fray Luis de Granada modifica

  • Luigi di Granata, che il Baret stima degno di essere paragonato a Bousset[2] ed a Massillon[3], fu il primo scrittore religioso ed il miglior predicatore dei tempi suoi. [...]. Il suo stile è un modello di eleganza, d'energia e di grandezza; ed essendo egli profondamente versato negli studi classici dell'antichità, il suo periodare somiglia molto a quello di Cicerone; tanto è vero che gli Spagnuoli lo riguardano come il primo prosatore del loro gran secolo. (Licurgo Cappelletti)

Note modifica

  1. Citato in Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari, a cura di Guido Davico Bonino, prefazione di Claudio Magris, Einaudi, Torino, 1997, pp. 16-17. ISBN 8806147234
  2. Jacques Bénigne Bossuet (1627 – 1704).
  3. Jean-Baptiste Massillon (1663 – 1742).

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