Basilicata

regione italiana a statuto ordinario

Citazioni sulla Basilicata (detta anche Lucania).

Bandiera della Basilicata

Citazioni in prosa modifica

  • A fianco all'Italia che tutto il mondo conosce, esiste, quando ci si inoltra nell'estremo meridionale, una seconda Italia, sconosciuta, che non è meno interessante dell'altra, né inferiore per bellezza di paesaggi e grandezza di ricordi storici. [...] L'estrema difficoltà di comunicazione, la mancanza di strade, il terrore dei briganti e, forse, soprattutto, il disagio degli alloggi, hanno tenuto lontano i viaggiatori da questa bella regione, dove i costumi conservano il loro aspetto pittoresco. (François Lenormant)
  • Dopo la caduta di Altamura, Sciarpa soggiogò i bravi abitanti di Avigliano, Potenza, Muro, Picerno, Santo Fele, Tito ec. ec. i quali si erano uniti per la difesa comune [...] Ma anche cedendo al vincitore conservarono tanto di quell'ascendente che il valore dà sul numero, che fecero una capitolazione onorevole [...] Ben poche nazioni possono gloriarsi di simili esempj di valore. (Vincenzo Cuoco)
  • Generosi della Lucania, crederei frodare lode al coraggio, al genio, all'abilità vostra se non attestassi pubblicamente la simpatia che vi debbo. Nell'opera che sì brevemente iniziaste, io trovo questo di segnalato; e cioè a circostanze pari niuno tentò così risolutamente nel passato pochi riusciranno sì bene in avvenire. Voi senza mezzi speciali, sotto giogo di ferro, osteggiati da miglia di manigoldi, con a fronte l'idra comunista, spiati, interdetti sin dentro al pensiero … Voi, così ridotti! Guardaste in faccia il nostro fiero destino – sorgeste – vi costituiste. Vi scrivo nella più viva parte del cuore, né oblierò mai la bravura, l'umanità, la solerzia vostra, o egregi lucani. Abbiate le mie lodi, come a distinti collaboratori nell'eccelso risorgimento d'Italia. (Giuseppe Garibaldi)
  • Girano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all'ombra. (Leonardo Sinisgalli)
  • Il più bel paese d'Italia. (Cesare Malpica)
  • La Basilicata è una delle regioni più desolate d'Italia, basta leggere Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi. Se togli 14 chilometri di costa che sono bellissimi, il resto è un territorio abbandonato, desolato. In un territorio così desolato si scopre il petrolio. Sarà giusto o sarà sbagliato trasformare un territorio agricolo in uno industriale però nel 1989 viene deciso che questo petrolio va estratto. Nel 1998, nove anni dopo, il governo Prodi si rende conto che non è successo nulla. Nel 2016 Renzi decide d'intervenire ma perché non è successo nulla? Non è vero quello che ha detto Emiliano, che la Puglia non era contraria ma in realtà c'era una lite tra Emiliano e Pittella e tra Pittella e la sindaca di Corleto Perticara. Ti sembra possibile che su temi ambientali deve decidere un piccolo comune che non ha neanche un geometra? […] Dopo quasi 27 anni la Basilicata non è stata in grado di avviare l'estrazione del petrolio. Il Governo cosa poteva fare? Non doveva intervenire con la Guidi. Sai qual era l'argomento tra Pittella e Emiliano? Io non ti concederò mai una parte delle royalties perché mi devi i soldi dell'acqua […] una regione dove non c'è lavoro, dove c'è desolazione, non vorrei che sembrasse che si sia a favore dell'estrazione del petrolio a qualsiasi prezzo […] si può rinunciare al petrolio, l'abbiamo visto nel servizio, vivono con le galline, con la mucca, si vive benissimo. (Marcello Sorgi)
  • La Basilicata esiste, è un po' come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi. (Basilicata coast to coast)
  • La Basilicata ha sicuramente un gap dovuto alla sua geografia che non si può certo cambiare. (Benedetto Vigna)
  • La Lucania è come la Libia. Ricca di petrolio e povertà. (Marco Pannella)
  • La Lucania è cosa morta, e la Basilicata è cosa viva: la Lucania non comprendeva gran parte della presente Basilicata orientale (Matera e Melfi), cosi come la Basilicata non piú comprende ben oltre la metà dell'antica Lucania occidentale (Campagna e Vallo) [...] Nato basilicatese, basilicatese – e non lucano – spero morire. (Giustino Fortunato)
  • La Lucania è una parte del Sud, che soffrì in modo acuto l'isolamento, la lunghissima decadenza, la terra ingrata. [...] Numerosi paesi ricevettero l'acqua e la luce solo dopo il 1945, ed altri solo negli ultimi anni la strada; statistiche recenti indicavano come analfabeta una buona metà della popolazione. Tuttavia la Lucania produce numerosi ingegni, alcuni di grande rilievo. Possiede in abbondanza le virtù che diremo antiche, essendo laboriosa, volitiva, tranquilla, con un profondo sentimento della famiglia. (Guido Piovene)
  • La Lucania ha un primato che la mette alla testa di tutte le regioni italiane: il primato della fecondità, la quale é la giustificazione demografica e quindi storica dell'impero. (Benito Mussolini)
  • La Lucania mi pare più di ogni altro, un luogo vero, uno dei luoghi più veri del mondo [...] Qui ritrovo la misura delle cose [...] le lotte e i contrasti qui sono cose vere [...] il pane che manca è un vero pane, la casa che manca è una vera casa, il dolore che nessuno intende un vero dolore. La tensione interna di questo mondo è la ragione della sua verità: in esso storia e mitologia, attualità e eternità sono coincidenti. (Carlo Levi)
  • La nostra Provincia aveva perduto il suo glorioso e vetusto nome di Lucania, mutandolo per quello di Basilicata in onore di Basilio II, imperatore Bizantino, despota feroce ed ippocrita che sotto il manto imperiale portava tunica di frate. (Michele Lacava)
  • La provincia della Basilicata è una delle più ricche e delle più popolose d'Italia. Quand'ella avrà le sue strade ferrate e le sue vie di comunicazione interna, sarà il più gran tesoro del regno italiano; poiché ella ha i più preziosi boschi che vi siano, le acque sorgive più abbondanti, i pascoli più feraci ed i terreni più fertili; pianure e colline, montagne e vallate amenissime; ed è estesa quanto la Toscana tutta. La Basilicata è intanto una delle provincie più flagellate dal brigantaggio. (Carlo De Cesare)
  • La terra della quale mi innamorai da girarci tre film. (Francesco Rosi)
  • Mi piacerebbe aiutare questa regione che preferisco chiamare Lucania e non Basilicata. Vorrei avviare un nuovo tipo di turismo, che unisca le bellezze dei luoghi alla loro storia, alla cultura e alla prelibatezze alimentari. (Francis Ford Coppola)
  • Noi materani non siamo lucani, siamo basilicatesi [...] La Basilicata non è la Lucania. Noi non abbiamo niente a che fare con l'alto potentino. D'altra parte, lo stesso poeta romano Orazio, che era di Venosa, non diceva di sè “anceps lucanus o appulus”? E cioè che era incerto se considerarsi lucano o appulo. (Emilio Nicola Buccico)
  • Per me la sconosciuta Basilicata nella quale mi apprestavo a girare il mio primo film era stata fin dall'infanzia la favolosa “Terra dei Re”, lontana, come lontani erano pure quei nonni dai roboanti nomi di mitici baroni svizzero-tedeschi. Ora scoprivo la verità: era una terra dove vivono uomini piccoli e forti come tronchi d'olivo e donne dal volto greco e con gli occhi saraceni, dentro case bianche di calce e grigie di pietre. Una terra ricca di leggende misteriose. (Lina Wertmüller)
  • Prendere l'autostrada Napoli-Bari, uscire a Candela e puntare verso Sud. E s'incontreranno colline di grano a perdita d'occhio. È il luogo dell'anima. Il profondo sud d'Italia, la Magna Grecia, un'Italia spesso dimenticata, dove ancora resistono le suggestioni del mondo poetico-contadino. (Gabriele Salvatores)
  • Quando nell'anno 1846 il re Ferdinando II in una specie di sopralluogo militare, attraversò la Basilicata con un reparto dell'esercito, si ritenne questa un'impresa molto ardita; tanto più che per lungo tempo da parte di sua maestà e del suo seguito non si ebbero notizie. Si favoleggiarono allora cose su uomini e animali selvaggi, su foreste impenetrabili, su bande di briganti ed esperienze di tutti i tipi: e si restò non poco sorpresi, un bel mattino, vedendo tutto il corpo della truppa fresco ed allegro rientrare nella capitale. (Karl Wilhelm Schnars)
  • Questa mi era la più ignota tra le province della penisola, come è, credo, la meno conosciuta in tutto il nostro paese. Può dirsi anzi che la Basilicata sia sconosciuta in gran parte agli abitanti della provincia stessa [...] quasi stranieri gli uni agli altri e perciò non cospiranti ad unico fine, sembrano gli abitatori che pur dovrebbero comporre una grande unità sociale. [...] Eppure quanto fu illustre la vostra nobil contrada! Da questo suolo Pitagora diffuse tanta luce di scienza, tanto apostolato di virtù; da questo suolo Zeusi mostrò, primo al mondo, il magistero della pittura; sorse in questo suolo la musa di Orazio i cui versi corrono immortali sulle labbra degli uomini colti di ogni nazione. E in tutti i tempi la Basilicata è stata ferace di splendidi ingegni, di caratteri sommi [...] Ciò io volli ricordare, non già per un superfluo ricordo storico, ma perché mi sembra renda più imperioso il dovere dell'Italia di tener la Basilicata al posto del quale per ogni aspetto è degna. (Giuseppe Zanardelli)

Citazioni in versi modifica

  • Al pellegrino che s'affaccia ai suoi valichi, | a chi scende per la stretta degli Alburni | o fa il cammino delle pecore lungo le coste della Serra, | al nibbio che rompe il filo dell'orizzonte | con un rettile negli artigli, all'emigrante, al soldato, | a chi torna dai santuari o dall'esilio, a chi dorme | negli ovili, al pastore, al mezzadro, al mercante, | la Lucania apre le sue lande, | le sue valli dove i fiumi scorrono lenti | come fiumi di polvere. || Lo spirito del silenzio sta nei luoghi | della mia dolorosa provincia. Da Elea a Metaponto, | sofistico e d'oro, problematico e sottile, | divora l'olio nelle chiese, mette il cappuccio | nelle case, fa il monaco nelle grotte, cresce | con l'erba alle soglie dei vecchi paesi franati. || Il sole sbieco sui lauri, il sole buono | con le grandi corna, l'odoroso palato, | il sole avido di bambini, eccolo per le piazze! | Ha il passo pigro del bue, e sull'erba, | sulle selci lascia le grandi chiazze | zeppe di larve. || Terra di mamme grasse, di padri scuri | e lustri come scheletri, piena di galli | e di cani, di boschi e di calcare, terra | magra dove il grano cresce a stento | (carosella, granturco, granofino) | e il vino non è squillante (menta | dell'Agri, basilico del Basento!) | e l'uliva ha il gusto dell'oblio, | il sapore del pianto. (Leonardo Sinisgalli)
  • Antica terra del sud | il tuo cuore segreto | è una conchiglia dimenticata | nel cratere lunare | di un morto vulcano | sommersa ogni stagione di più | dalle acque opache del tempo | corrosa nelle radici | porose della roccia | eppure tesa alla luce | con il candido amore | delle ninfee. (Giulio Stolfi)
  • E' amara l'acqua dei nostri fiumi: | troppe lagrime abbiamo versato. | Se ci mangia la frana i magri campi | e ci spia la malaria dai canneti, | più ci attacchiamo a questa terra dura, | senza canti e leggende, terra chiusa | tra la roccia e i dirupi, noi che amiamo | l'ulivo che piantiamo nell'argilla | e il grano stento, conteso alla gramigna | e alla palude. (Giulio Stolfi)
  • M'accompagna lo zirlìo dei grilli | e il suono del campano al collo | d'un'inquieta capretta. | Il vento mi fascia | di sottilissimi nastri d'argento | e là, nell'ombra delle nubi sperduto, | giace in frantumi un paesetto lucano. (Rocco Scotellaro)

Voci correlate modifica

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