Arca di Noè

mitica imbarcazione descritta nella Genesi, costruita da Noè

Citazioni sull'arca di Noè.

  • Le dimensioni dell'arca, trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta d'altezza, sono matematicamente troppo lontane dal poter contenere anche una sola coppia di tutti gli animali terrestri. Come era possibile poi che Noah si procurasse le specie viventi nelle lontane regioni, o tenesse mansueti gli animali feroci? Come era possibile raccogliere provvisioni sufficienti e così svariate, quante erano necessarie per tanti e così svariate, quante erano necessarie per tanti e così diversi animali a nutrirli per lo spazio di un anno, secondo una delle narrazioni bibliche, o anche per 54 giorni, se diamo all'altra la preferenza? (David Castelli)
Edward Hicks, L'imbarco
degli animali sull'arca di Noè

Giovanni Stefano Menochio modifica

  • Gll'animali, che si chiamano anfibii, perche vivono parte in acqua, parte in terra, se furono di tal conditione, che non potessero durare in acqua lungamente, hebbero luogo nell'arca.
  • Nel cap. 6. dell'historia della sacra Genesi parlandosi delle misure dell'Arca di Noè, si dice così: Trecentorum cubitorum erit arca, quinquaginta cubitorum latitudo, e triginta cubitorum altitudo ejus. Il cubito, secondo la commune opinione, è un piede, e mezo, overo tanto di longhezza, quanto è dal gomito del braccio piegato insino all'estremità della mano stessa, e dal dito di mezzo di essa. Supposte queste misure, la capacità interiore dell'arca, fù di quattrocento cinquanta milla cubiti, ò vogliamo dire cubiti sodi, ò cubi, il che è chiaro, perche se moltiplichiamo li trecento cubiti della lunghezza dell'arca, per li cinquanta della larghezza, ne risultaranno quindici mila cubiti quadrati, e questi, se li moltiplichi per li trenta dell'altezza, arrivano à quattrocento cinquanta milla cubiti sodi, come habbiamo detto, che è capacità sufficiente per poter in essa habitare gli huomini, e gli animali, che la scrittura dice essere stati introdotti in essa, e per potervi allogare tutte le provisioni necessarie per il loro mantenimento.
  • Primieramente nel fondo dell'arca vi era la zavorra, ò vogliamo dire arena, ò ghiaja, necessaria per fare, che l'arca andasse con quel peso ben bilanciata, & uguale, il che vediamo farsi in tutti li vascelli grossi, che navigano il mare. In questo medesimo fondo ancora era la sentina, nella quale si scaricavano per canali le bruttezze de' superiori tavolati, le quali bruttezze poi si cavavano dalla sentina con machine, e vasi a proposito, e forami fatti à quello effetto nel secondo piano, e si gettavano nel mare. Il Torniello però stima, che si gettassero fuori per fenestra, che sola era nell'arca.
  • Quelli, che nascono di putredine, come li sorci, non vi furono introdotti, ma sorci naturalmente vi nacquero fra le sordidezze, & immondizie dell'Arca.

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