Abd al-Ghani al-Nabulsi

Abd al-Ghani al-Nabulsi (1641-1731), filosofo Sufi.

Citazioni di Abd al-Ghani al-Nabulsi modifica

  • L'Esistenza di Dio coincide con la Sua stessa Essenza ed è un'Esistenza unica, assolutamente non frazionabile, indivisibile, non ripartibile, non trasferibile, immutabile e inalterabile; essa è libera da ogni modalità, quantità, spazio, tempo, direzioni. Non si può dire che "risieda" in qualche cosa (hulūl), dato che non c'è nulla di diverso sa essa [in cui risiedere], né che si "fonda" con qualche cosa (yatta-hidu), poiché non c'è nulla oltre ad essa.[1]
  • L'essere contingente (mumkin) non può assolutamente fare a meno dell'Essere eterno (qadīm): L'esistenza di quello è l'Esistenza di questo. Quanto invece all'essenza e alla forma concreta dell'essere contingente, queste sono diverse dall'Essere eterno, poiché da esso sono distinte. Tuttavia, l'esistenza per la quale queste due cose [cioè il creato e l'Eterno] esistono è una sola, [differente solo nel fatto che] nell'Eterno è una Esistenza di per sé mentre nel creato dipende da un altro. Così l'Eterno esiste e, quanto all'esistenza, Egli è la Sua stella Essenza, mette il creato esiste e, quanto all'esistenza, è l'Essenza dell'Eterno; ma non è affatto vero che il creato sia puramente e semplicemente l'Essenza dell'Eterno, come è altrettanto errato credere che l'Eterno sia l'essenza stessa del creato; ognuno dei due è differente dall'altro, sia nell'essenza che negli attributi. Entrambi tuttavia coincidono nel fatto che sono la manifestazione di un'unica esistenza e nel fatto che per questa persistono. Comunque, questa esistenza unica all'Eterno viene da Se stesso mentre al creato viene dall'Eterno e non da se stesso; e ancora, l'esistenza unica nell'Eterno è un'esistenza assoluta (mutlaq), secondo un aspetto che non può essere più elevato, mentre nel creato è un'esistenza limitata (muqayyad), secondo un aspetto che si confà appunto al creato, aspetto inferiore al primo, di un'inferiorità che procede tutto dal lato del creato e non dell'Eterno.[2]

Note modifica

  1. Citato in Izutsu, p. XI.
  2. Citato in Izutsu, p. XII.

Bibliografia modifica

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