Mariano Cordovani: differenze tra le versioni

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la genialità di Tommaso d'Aquino
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==Citazioni di Mariano Cordovani==
*La genialità dell'opera scientifica di [[Tommaso d'Aquino|S. Tommaso]] deve riconoscersi nel fatto che nessuno come lui ha tenuto conto dell'esigenze critiche della ragione nell'atto di credere; e nessuno ha dimostrato meglio l'elemento razionale della fede nell'atto di vendicarne la trascendenza soprannaturale. Come un sapiente architetto ha costruito l'edificio della sapienza cristiana con tutta la forza della ragione, e con tutto l'ossequio della fede, perché dell'insegnamento e della scienza ebbe un concetto altissimo.<ref>Da ''[https://archive.org/details/lattualitadisto00cord/page/n6 L'attualità di S. Tommaso d'Aquino]'', Società editrice «Vita e pensiero», Milano, 1920, cap. 2, p. 9.</ref>
 
*L'Angelico trascura le questioni secondarie per attenersi alle centrali; e di queste vuol vedere la radice senza divagamenti, senza farragine di eloquenza, cercando il perché, la ragione delle cose.<ref>Da ''op. citata'', cap. 2, p. 12.</ref>
 
*Tutto il [[Tomismo|sistema tomistico]] è una coerenza di speculazione e di azione, di pensiero e di vita. San Tommaso ha vissuto la sua teologia in forma di santità altissima, di pietà intelligente e divina. L'amore è coerenza alla verità, l'estasi è una coerenza dell'amore. In contrasto all'affermazione che "l'uomo ha in sé la fonte della verità" noi sentiamo il tormento dell'oggettività e della trascendenza. Non solo l'intelletto non è "incorruttibile", ma noi dobbiamo sperimentare duramente la falsità di queste affermazioni. Come il positivismo di ieri non spiegava e non corrispondeva all'esigenza della vita, così non vi corrisponde l'idealismo di oggi. Non si costruisce un'etica e non si sente sanzione del bene e del male nelle nuove teorie panteistiche. La coerenza che la filosofia reclama è massima nella filosofia tomistica che apparisce tanto più vera quanto meglio si vive.<ref>Da ''op. citata'', cap. 2, p. 14.</ref>