Nguyễn Cao Kỳ: differenze tra le versioni

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{{Int|Dalla 2ª intervista di [[Oriana Fallaci]]|in ''Saigon e così via'', Collana Saggi italiani, Milano, Rizzoli, 2014, ISBN 978-88-17-04993-1}}
*Da un punto di vista militare, [...] niente gli impedisce di entrare in Saigon. Il fatto che siano lontani da Hanoi, per esempio, non ha alcuna importanza. Possono ricevere tutti i rifornimenti che vogliono, e alla svelta.
*{{NDR|Sui nordvietnamiti}} Dopo gli [[Accordi di pace di Parigi|accordi di Parigi]] non hanno perso tempo, come noi. Sono stati più seri di noi.
*Intorno a Phnom Penh c'erano i Khmer rossi. Intorno a Saigon c'è un nemico con forze imponenti. La battaglia di Saigon non sarà lenta, no. Sarà veloce, molto veloce. E decisiva. Quando lanceranno l'attacco finale useranno tutte le loro divisioni. Tutti i loro reggimenti. Tutti i loro cannoni. Tutti i loro lanciarazzi. Battersi servirà solo a morire con dignità. Prenderanno Saigon in pochissimo tempo. La sbricioleranno, in un'ecatombe di morti.
*Ciò che vogliono è l'unificazione del Vietnam sotto il loro controllo. Per questo hanno combattuto senza sosta, anni e anni. Quando penseranno d'esser vicini alla realizzazione del sogno, non esiteranno a entrare in una città di morti. Compresi i loro morti. O un milione di morti. Cos'è un milione di morti dinanzi al loro sogno di riunificare il paese?