Sergio Mattarella: differenze tra le versioni

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*Stroncare il [[Tratta di esseri umani|traffico]] è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali. Ma tutta la società civile è chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e coerenza morale. Nessuno può restare indifferente. Contrastare la tratta vuol dire sottrarsi a ogni complicità con le organizzazioni criminali e prosciugare le aree grigie. Vuol dire spezzare il legame di protezione che, purtroppo, si crea tra la vittima e i suoi aguzzini. Significa che tutti devono aprire gli occhi su una cruda realtà: la domanda di [[prostituzione|prostitute]] schiave è alimentata da comportamenti di uomini delle società più prospere. Da uomini, di ogni età e censo, che approfittano di queste povere donne, indifferenti davanti alla violenza, alla riduzione in [[schiavitù]], spesso anche di fronte alla minore età palese delle ragazze. È un fenomeno diffuso, che, in realtà, esprime una acquiescenza se non una tacita ma concreta connivenza con il crimine.<ref>Dall''''[https://www.quirinale.it/elementi/23666 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna dal titolo: “Mai più schiave”]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2019.</ref>
*[[Marco Biagi]] era un uomo di dialogo, era un docente che amava l’insegnamento e il confronto con gli studenti; era uno studioso che approfondiva i temi della sua disciplina, avvertendo con grande consapevolezza che quell'equilibrio mirabile disegnato dalla nostra Costituzione richiede che ci si preoccupi costantemente di evitare che nascano ferite nella coesione sociale, di intervenire per sanarle, per ridurre le fratture sociali e per rimuoverle. Per questo i [[brigate rosse|brigatisti]] assassini lo hanno ucciso, nel loro folle disegno di esasperare le contrapposizioni e le tensioni. Chi si preoccupava di cucire, di legare, di far crescere la coesione sociale era un ostacolo. Così come è stato per altre persone, per altri docenti, da [[Ezio Tarantelli]] a [[Massimo d’Antona]], anche loro, come è noto, giuslavoristi. O come è stato per altri docenti, studiosi profondi e miti come [[Roberto Ruffilli]] in questa regione.<ref>Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/25969 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al XVII Convegno Internazionale in ricordo di Marco Biagi dal titolo “La dimensione collettiva delle relazioni di lavoro: Sfide organizzative e regolatorie in un mondo del lavoro in trasformazione”]''. Modena, 18 marzo 2019.</ref>
*Non è in alcun modo in discussione, ovviamente, il potere del [[Parlamento]] di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all’attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale. Non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l’altro, previsto che la '''Commissione''' possa ''"analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento"''. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un '''controllo dell’attività creditizia''', sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell’attività di investimento nelle sue varie forme. Occorre considerare la natura privata degli enti interessati la cui attività costituisce esercizio della libertà di iniziativa economica riconosciuta e garantita dall’articolo 41 della [[Costituzione]].<ref>[https://www.quirinale.it/elementi/26205 Lettera ai Presidenti del Senato e della Camera (Commissione Banche)], 23 marzo 2019</ref>
*Tutti coloro che fanno parte delle nostre Forze armate sono dei soldati; ‘[[soldato]]’ è un termine che unifica, che abbraccia dal più giovane dei militari di truppa al capo di Stato Maggiore, ed esprime quella condizione ... di dedizione, di impegno, di onore, di amor di patria.<ref>Dall'''[Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con una rappresentanza dell’Esercito Italiano, nel 158° anniversario di fondazione]''. Roma, Palazzo del Quirinale, 8 maggio 2019.</ref>
*"''Noi soldati polacchi, per la nostra e vostra libertà, abbiamo dato l’anima a Dio, i corpi al suolo d’Italia e i cuori alla Polonia''"<ref>Frase incisa sulla stele del Sacrario di [[Montecassino]].</ref>. In questa frase - carica di significati - è racchiuso il nucleo dell’amicizia che lega Polonia e Italia, un’amicizia nutrita da contatti culturali intensi, da sensibilità comuni, da una condivisa, e spesso sofferta, aspirazione alla libertà, sin dalla partecipazione alla [[Giovine Europa]] di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e alle guerre di indipendenza. Gli italiani che sacrificarono la loro vita nella "[[Rivolta di gennaio]]", guidati da [[Francesco Nullo]], erano condotti dallo stesso spirito che animava i coraggiosi soldati polacchi, agli ordini del [[Władysław Anders|Generale Anders]], il cui ricordo è costantemente vivo e radicato. Coloro che qui combatterono e caddero, lo fecero per liberare l'Italia dal [[nazifascismo]], e per rendere possibile la nascita di una nuova Europa, i cui popoli, abbattute le ultime barriere che troppo a lungo hanno diviso il nostro Continente, potessero sentirsi uniti. Come oggi possono dirsi, in un'Europa finalmente libera dal giogo della [[dittatura]] e del [[guerra|conflitto]]. Un'Europa della [[libertà]] contrapposta a quell'Europa della prevaricazione e degli orrori di cui furono testimoni, tra gli altri, due straordinarie personalità che quest’anno ricordiamo, nel centenario della loro nascita, [[Gustaw Herling]] e [[Primo Levi]].<ref>Dall'''[Saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della partecipazione alla cerimonia per il 75° Anniversario della Battaglia di Montecassino]]''. Montecassino, 18 maggio 2019.</ref>