Letteratura: differenze tra le versioni

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*Letteratura vasta, soda e ben definita, e parimente larghe scuole e ben tratteggiate e scolpite mancano alla patria nostra da quasi tre secoli e piuttosto ne abbiamo avuto cenni e frammenti, e ogni cosa a pezzi, a sbalzi e a modo d'assaggio. ([[Terenzio Mamiani]])
*Miei degni signori, il cibo che v'apparecchio è scarso, scondito e di povera mensa, ma è letteratura e non metafisica. ([[Terenzio Mamiani]])
*Non comprenderò mai come [[Victor Hugo]] abbia potuto per quarant'anni fare il suo mestiere. Tutta la letteratura è: bla bla bla bla bla bla. L'[[arte]], l'arte, chi se infischia dell'arte! Merda, perdio! - divento terribilmente volgare in questi momenti -, e tuttavia avverto di non oltreppassare alcun limite, dato che soffoco ancora. Malgrado tutto aspiro al successo, perché sento che saprei stranamente servirmene, e troverei divertente essere celebre; ma come farei a prendermi sul serio? Affermare che, finché sarò in vita, non ne riderò senza posa. Ma, nuovo imbarazzo, desidero anche la vita meravigliosa del fallito. ([[Arthur Cravan]])
*Non credo che in veruna straniera letteratura possa come nella nostra volgare annoverarsi una sequela così sterminata di poemi eroici e di romanzeschi, parecchj de' quali brillerebbero di gran luce, ove fossero soli e non li soverchiasse la troppa chiarezza di [[Dante Alighieri|Dante]], dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e del [[Torquato Tasso|Tasso]]. Né reputo presontuoso il dire che, per esempio, la ''Croce racquistata'' del [[Poggio Bracciolini|Bracciolini]] o il ''Conquisto di Granata'' di [[Girolamo Graziani|Girolamo Graziane]] sostengono bene assai il paragone o con l'Araucana dell'[[Alonso de Ercilla|Ercilla]] o coi medesimi ''Lusiadi'' {{NDR|di [[Luís Vaz de Camões]]}} ai quali ànno accresciuta non poca fama le sventure e le virtù del poeta; e per simile, io giudico che l<nowiki>'</nowiki>''Amadigi'' del [[Bernardo Tasso|Tasso il vecchio]] o l'''Orlando innamorato'' del [[Francesco Berni|Berni]], non temono di gareggiare con la ''Regina Fata'' di [[Edmund Spenser|Spenser]] e con quanto di meglio in tal genere ànno prodotto l'altre nazioni. Ma non è da tacere che in quasi tutti questi nostri poemi riconoscesi agevolmente l'uno o l'altro dei tipi che nel ''Furioso'' e nella ''Gerusalemme'' ricevettero perfezione, ed a cui poca giunta di novità e poche profonde mutazioni si fecero dagl'ingegni posteriori; e ne' poemi eroici singolarmente a niuno è riuscito di ben cantare i difetti del [[Torquato Tasso|Tasso]], molti in quel cambio li esagerarono. ([[Terenzio Mamiani]])
*Non sono uno storico, ma mi piacerebbe che la letteratura assumesse, consapevolmente e in tutta serietà, il ruolo di una cronaca [[storia|storica]]. Non voglio che segua l'esempio degli storici contemporanei, perlopiù pesci freddi che hanno passato la loro vita in archivi polverosi c scrivono una lingua burocratica brutta e inumana, una lingua di legno prosciugata di tutta la [[poesia]], piatta come un pidocchio e grigia come il giornale quotidiano. Vorrei che tornasse a esempi più antichi, chissà, addirittura greci, all'ideale del poeta storico, una persona che ha visto e sperimentato direttamente quel che descrive, oppure ha attinto alla vivente tradizione orale della sua famiglia o della sua tribù, che non teme né il conflitto né i sentimenti, ma ha tuttavia a cuore la ricostruzione scrupolosa della vicenda che narra. ([[Adam Zagajewski]])