Nicola Raponi: differenze tra le versioni

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==''L'ecumenismo tra Ottocento e Novecento''==
*Lo sviluppo dello spirito [[Ecumenismo|ecumenico]] nella seconda metà dell'Ottocento fu sicuramente favorito dalla consapevolezza dello scandalo che le divisioni confessionali comportavano nell'annuncio del Vangelo, non meno che dalla riflessione teologica sul patrimonio dottrinale delle Chiese e i principi essenziali della fede cristiana.<br>Il risveglio evangelico nelle Chiese protestanti, l'espansione missionaria della Chiesa cattolica e delle altre Chiese cristiane, l'emigrazione nelle Americhe e negli altri continenti misero a confronto i diversi modi di interpretare e vivere il Vangelo, i contenuti di fede, la vita liturgica ed ecclesiale. Il proselitismo esasperato, i contrasti e gli antagonismi fra gruppi etnici e religiosi accrebbero specialmente fuori d'Europa, nei paesi di nuova colonizzazione, nell'America del Nord, le divisioni e le contraddizioni, favorendo spesso il conservatorismo dei gruppi religiosi, l'individualismo e il settarismo (alla fine dell'Ottocento si potevano contare nell'America del Nord quasi centocinquanta denominazioni cristiane), ma inducendo pure inevitabilmente l'esigenza di superare le divisioni confessionali. (3.1, pp. 65-66)
 
*La [[Chiesa anglicana]] ha svolto un ruolo determinante nel dialogo interconfessionale e nella promozione dell'ecumenismo sia attraverso le relazioni con le molteplici branche del protestantesimo mondiale, sia partecipando ai tentativi di avvicinamento tra le chiese, sia indirizzando la propria riflessione sul concetto di Chiesa universale e sull'esigenza di concorrere alla realizzazione dell'unità. (3.2, p. 68)